Il razzismo non è antico o moderno è parte del nostro modo di sentire, comportarsi ed essere. Si tratta di una sintesi, una semplificazione per cui “tutti” coloro che rientrano in una determinata categoria, di colore, arabi, omosessuali etc.. hanno delle caratteristiche in meno rispetto agli altri. Oppure, più semplicemente, “tutti” coloro che sono di colore, negli ultimi 50mila anni, non hanno ancora saputo risolvere il problema della fame e della sete, da cui una pessima considerazione sociale e politica.

Da questa serie di considerazioni nasce il razzismo come versione sintetica di un giudizio.

E’ giusto o sbagliato considerare tutti gli “islamici” come persone arretrate di 500 anni rispetto alla cultura occidentale? Del resto l’Islam è fermo al Corano mentre l’Occidente include la Bibbia, i Vangeli e ha proseguito la sua storia per altri 5 secoli.

Indubbiamente quel “tutti” sta stretto ad ogni riflessione.

Se un fondo di verità c’è in ogni cosa, quel “tutti” rappresenta veramente una generalizzazione troppo semplificatrice. L’Uomo moderno dovrebbe essere dotato di un pensiero profondo e intenso (se non offuscato dall’uso-abuso del web e del sociale in internet). La profondità di pensiero porta a discriminare tra “tutti” quelli che obiettivamente sono diversi dalle tonalità di fondo. Ecco la vera differenza!

Il razzismo ha il difetto di non saper distinguere.

Lo spunto a questo ragionamento emerge dallo studio del testo del prof Piero Amerio dal titolo “L’altro necessario”. Un libro che in tutta franchezza mantiene la delusione iniziale rispetto alle aspettative. Anzi, giunto intorno a pagina 140, appunto sul razzismo, alza il livello di disinteresse verso l’opera.

L’autore traduce quasi l’integrale analisi sul razzismo in termini d’Olocausto.

Per carità nessuno toglie spessore storico e drammaticità ai fatti che sono accaduti e si replicheranno su altri gruppi etnici nel corso della Storia futura. Al professore di psicologia si chiede un profilo meno storico e più clinico. Tra l’altro il razzismo non è affatto monopolizzato sull’antisemitismo rivolgendosi a:

  • di colore;
  • arabi islamici;
  • omosessuali;
  • indiani dell’India;
  • cinesi comunisti;
  • ispanici.

E’ allargando l’analisi che il razzismo assume le vesti dell’analisi sociologica come psicologica!