Il Governo teme le elezioni, questo è chiaro. In realtà le teme e soffoca anche il Quirinale. In pratica i vertici dello Stato sono uniti nell’impedire l’esercizio della democrazia. Da qualche parte, oltre oceano, il Parlamento è stato occupato, da noi non viene neppure considerato, però questo fa il gioco di chi resta attanagliato dentro la poltrona.

Il distacco dalla politica favorisce la cattiva politica.

Questo concetto non è stato compreso dalla Nazione. Molti non votano o si rivolgono a partiti estremi come il 5 Stelle e la Lega. I risultati non sono brillanti.

Il 5 Stelle per contare qualcosa a livello concettuale deve rifarsi alla “casa madre” che sarebbe il Partito Comunista, oggi detto “democratico”, il Pd.

Analoga situazione per la Lega che per rappresentare qualcosa, come concetti e idee oltre l’isteria quotidiana, deve restare collegato a Forza Italia e alla Signora Meloni.

Le due esperienze estreme non pagano. Non andare al voto non paga. Quindi che fare? PARTECIPARE!

Vuol dire rientrare in politica come già fu negli anni Settanta senza scivolare nel terrorismo o sindacalismo estremo (fratelli siamesi)

Oggi, gennaio 2021, c’è in Italia un Governo diretto da un non eletto da nessuno. Ne consegue che la stessa legittimità dell’esecutivo è in discussione. Francamente è da contestare anche il Capo dello Stato che ha voluto e tollerato tutto ciò. Purtroppo l’attuale Presidente della Repubblica non è stato ancora chiamato in Tribunale per rispondere delle sue scelte anticostituzionali. Stessa sorte si augura al Napolitano che ha inaugurato nel 2011 i “governi del presidente” (veri e propri colpi di Stato in bianco)

Il Governo teme le votazioni.

Il Movimento 5 stelle teme le votazioni.

Tutta la sinistra che è al Governo, senza essere stata eletta dalla popolazione, teme le votazioni.

Il Quirinale vieta le elezioni.

L’Italia è una Nazione democratica e può far parte della Ue? Francamente non lo credo.

Ecco perchè le Istituzioni si dichiarano con così grande insistenza “europeiste”, perchè sanno che hanno perso lo status di democrazia.

Chi ostacola la democrazia (e quindi il voto) non deve far parte delle Istituzioni di uno Stato “democratico”.