Guerra virtuale 2, secondo incontro di riflessione e conclusivo. Il primo è stato pubblicato con il seguente riferimento: https://www.giovannicarlini.com/guerra-virtuale-andre-beaufre-prof-carlini/

Il punto esaminato precedentemente ha colto come poter combattere ancora, pur in presenza di minaccia nucleare. La conclusione sono le scuole di pensiero americane e francesi poi riunitesi in un unico pensiero: la guerra politica.

Per tale, ovvero guerra politica, nel 1959 Suzanne Labin ipotizzò un forte coordinamento tra civili e miliari nella conduzione delle operazioni. Vuol dire, come definì meglio il Colonnello francese André Beaufre che la strategia di combattimento va distinta ora in 2 diversi passaggi:

  • strategia diretta: contatto faccia a faccia tra forze in combattimento (evento raro ed esposto alla minaccia nucleare)
  • strategia indiretta: colpire molto tempo prima rispetto al conflitto fisico, la reputazione della classe politica, l’erogazione della corrente elettrica, dell’acqua. Quindi minare la sicurezza del virtuale, ad esempio sconvolgendo e annullando la certezza d’avere un conto corrente bancario movimentato in forma virtuale. Il Colonnello Beaufre non pensò al virtuale, perchè nel 1958 ne eravamo immuni, ma introdusse ugualmente una lenta e costante quanto continua azione di sabotaggio nella prassi strategica. Questo agire all’interno del territorio nemico impone la definizione degli obbiettivi da parte dei civili e la loro esecuzione da agenti segreti e operazioni d’arditi, truppe speciali.

Con tale dottrina gli americani lungamente hanno agito in paesi in via di sviluppo come tutta l’America Latina, l’Africa e l’Asia. I russi dovettero subire e reagire attraverso le Brigate Rosse in Italia e tutti i movimenti pacifisti come ecologisti che ne seguirono.

Oggi s’assiste al sopravvento cinese, russo e iraniano negli stessi termini della strategia indiretta rivolta contro l’Occidente.

Mentre gli Alleati, noi occidentali, ci siamo evoluti nella dottrina con una nuova versione di guerra lampo (Blitzkrieg) chiamata battaglia aereo terrestre (Air Land Battle) il Generale russo, Valery Gerasimov nel 2013 ha pubblicato un articolo dal titolo: “Il valore della scienza è nella prospettiva“.

Quell’articolo, passato per lo più sotto silenzio e inosservato, contiene la base per la strategia indiretta russa, già applicata dal 27 aprile 2007 in Estonia. Quindi a Natale del 2015 e 2016 in Ucraina. Proseguendo l’11 maggio 2017 con la diffusione del virus WannaCry, la Georgia e oggi ancora nuovamente l’Ucraina.