Donald Trump è un personaggio definibile anti-stato; che vuol dire?

La massa dei commenti (negativi) sul candidato repubblicano si ostinano sul personaggio. Nessuno invece analizza il messaggio lanciato!

Sul Sole 24 Ore del 14 agosto 2016, a pagina 14, è stato pubblicato un raro articolo ben fatto. Il titolo è “Il vento del populismo”. L’autore si chiama Luca Ricolfi. Complimenti a questo studioso. Nell’analisi del populismo se ne studiano le radici risalenti agli anni Ottanta. Anno dopo anno, finalmente si arriva ai fatti di oggi:

  • la recente elezione in Austria che va svolta nuovamente;
  • la Brexit;
  • il fenomeno Trump;
  • la globalizzazione che beneficia alcuni;
  • la crisi della Ue;
  • i fermenti in Polonia e Ungheria.

Finalmente, in questo raro studio oggettivo, ogni aspetto trova una sua collocazione. Anzichè limitarsi a discutere del singolo fatto, si riconosce un sistema di causa e reazione. Analizzato in questi termini il populismo emerge come risposta. La risposta populista è quella di gente che non ha più fiducia nel sistema. Ecco la radice e la base elettorale di Donald Trump.

E’ sciocco soffermarsi sul personaggio Trump. In realtà va tradotto il messaggio del candidato repubblicano nel linguaggio dei suoi elettori. 

Mi spiego. Chi vota Trump si trova all’interno degli Stati Uniti. Si tratta di persone che sono state scottate dalla globalizzazione. Personaggi, uomini e donne che non si creano grossi problemi nelle solite battute che tutti abbiamo fatto. Battute anche pesanti sulle donne e gli uomini.

Sopratutto queste persone sone quelle che raramente votano! L’elettorato di base di Trump è quello che, pur repubblicano non vota. Si parla di 14 milioni di voti!

Quando Trump fa le sue sparate, odiose per “il mondo”, colgono il segno nella “sua gente”. Questa gente non ama la globalizzazione. Non ama lo stato federale. Crede nella Costituzione e ricerca una purezza di principi oggi perduta. Queste persone sono considerate l’anti-Stato perchè emergono da un rapporto difficile con l’Amministrazione. In realtà lo Stato non ha saputo interagire. E’ lo stesso in Italia con Equitalia e la magistratura. La vera domanda è come riformare lo Stato recuperando milioni di cittadini ostili. Ecco che Donald Trump ha un ruolo per compattare l’unità sociale del Paese. Trump l’anti stato serve a una nuova visione, più democratica, dell’amministrazione. Nel caso l’elezione presidenziale possa essere infelice al candidato repubblicano, l’intera problematica resta nella sua essenza.

Quanta disoccupazione può tollerare la democrazia in era globalizzata?