Curve d’indifferenza che non si possono intersecare tra di loro: non ci credo!

Le curve d’indifferenza sono un concetto di microeconomia. Studiata la funzione della domanda e passati al vincolo di bilancio, finalmente è possibile discutere del punto di ottimo. Si tratta di un ottimo paretiano ovvero di quel livello di soddisfazione che rende tutti paghi della loro posizione. In realtà anche questo concetto appare come pura teoria. Non è affatto credibile che tutti gli operatori del mercato possano essere soddisfatti! Queste sono ancora finzioni che disegnano un mondo perfetto.

Comunque, per quanto irrealistico sia, finché il tutto è studiato all’università va capito e applicato.

La lamentela qui presentata, riguarda una microeconomia sicuramente elegante nella sua manifestazione grafica e matematica. Ogni cosa è al suo posto e dimostrata sul piano d’assi cartesiani. E’ tutto così bello che è un peccato affermare come in realtà l’economia non funzioni. Del resto solo in Italia ci sono 3,5 milioni di disoccupati. Perchè siamo in crisi quando l’economia è così ben spiegata nelle nostre università?

Lasciando la polemica entriamo nel dettaglio. Un dogma (dei tanti) in microeconomia riguarda le curve d’indifferenza. Possono essere molte, indicanti tutte livelli di soddisfazione successive. Il che significa godere di un reddito che permetta l’escalation. Va SOTTOLINEATO come il punto tangente al vincolo di bilancio, nella curva d’indifferenza, abbia un doppio significato. SULLA CURVA E’ ESPRESSO COME SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE MENTRE SUL VINCOLO COME PENDENZA. Mi spiego meglio.

Lo stesso identico punto di tangenza, tra vincolo di bilancio e curva d’indifferenza, assume 2 significati uguali. Il primo di si chiama SMS, il secondo, inclinazione della curva di vincolo.

Detto questo resta un dubbio. Il dogma della non intersezione delle curve d’indifferenza appare errato. La Teoria afferma che se si intersecassero le curve, avremmo per i consumatori una sensibilità multipla a più beni. Sempre la Teoria afferma che la scelta tra beni diversi giustifica la pendenza della curva e in genere si studiano 2 beni non di più.

Quando in realtà c’è gente che fa la fila per comprare un banale cellulare a 999 euro, siamo certi che la sensibilità sia solo per 2 beni? In realtà l’attenzione del consumatore ai prodotti è multipla, in accelerazione e contemporanea. Perchè limitare l’eccitazione dello shopping su una sola curva d’indifferenza, potendo comprare indebitandosi?