A battersi per gli immigrati non è l’Italia ma il Renzi. Uno che cerca voti. Sul tema c’è una grande e voluta confusione. Al posto “dell’Italia” va distinto l’interesse del Renzi e del Partito democratico. E’ questo partito che insiste sugli immigrati cercando nuovo elettorato, non l’Italia che subisce.

A battersi per gli immigrati non è l’Italia, ma l’interesse di un solo partito in cerca di nuovo elettorato. Vanno fatte le dovute distinzioni che non si vuole siano messe a fuoco. E’ nella confusione che si riesce a sguazzare! Come viene pulito il panorama, emergono tutte le povertà che affliggono la Nazione. Ci troviamo un partito allo sbando, il cosiddetto “Pd”, alla ricerca affannosa di elettorato. In questo sforzo c’è l’attuale invasione d’immigrati volutamente perseguita dal “Governo”.

Oltre ai 35 euro/giorno per immigrato (d’interesse per la Caritas e ONG) la manovra per accettare gli immigrati è politica. 

Possiamo accettare, come cittadini, un interesse di parte così manifesto in un dramma umano? Leggendo i fatti secondo questa prospettiva c’è una responsabilità da addebitare al Renzi/Pd. Quindi un consequenziale comportamento elettorale. Segue anche l’indignazione quando si parla di “Italia”. No! A battersi per gli immigrati non è l’Italia, ma un interesse di parte.

Sorge la domanda. Gli immigrati vanno aiutati? La risposta è SI ma a casa loro. Vedi la felice esperienza del Piano Marshall del 1946. Grazie a quel piano non siamo più poveri noi Occidentali ed Europei. Gli americani alla fine del secondo conflitto assegnarono ingenti fondi agli stati europei. Con quel denaro fu possibile acquistare negli Usa beni di prima necessità. Ci guadagnò l’America e si rimise in sesto l’economia occidentale. Perchè non è possibile replicare quanto già ebbe successo?

La risposta è semplice. Il Pd vuole che il voto sia qui, in Italia non in Africa nei paesi d’origine. Abbiamo scoperto che a battersi per gli immigrati non è l’Italia ma il Renzi.