75 luci per illuminare uno spazio commerciale (negozio) da 200 mq scarsi. E’ la nuova tecnica di coinvolgimento del cliente che emerge sempre più diffusa negli Stati Uniti.

L’esperienza è stata vissuta in una mall dal nome Victoria Gardens a Rancho Cucamonga. La zona è molto ricca con un grande quantità di donne che desiderano esporre la propria ricchezza e agiatezza nello shopping.

Ci si trova a est di Los Angeles sulla I 10 distanti 3 quarti d’ora dalla metropoli californiana.

Il concetto è vecchio e noto in dottrina: la merce ben illuminata attira il cliente. Sostanzialmente non c’è nulla di nuovo o rivoluzionario in questo, solo che qui è stato applicato molto bene.

Nelle foto che seguono si nota come i 75 punti luce non debbano illuminare l’ambiente ma il dettaglio. Ecco forse la novità.

Dalla foto si nota come i molti faretti siano dedicati al dettaglio anziché all’ambiente nel suo complesso.

Questo sistema d’illuminazione è valido solo per la moda e la biancheria intima? Ovviamente no. Qui è stato preso in esame un caso d’applicazione pratica che può essere replicato in una libreria come salumeria.

E’ il dettaglio illuminato la nuova frontiera del saper vendere.

A questo punto è tempo di bilanci per chiedersi quanto renda questa tecnica d’organizzazione dello spazio di vendita.

L’allestimento a 75 luci e la relativa bolletta della luce hanno avuto un costo importante. Ogni punto luce installato (visibile dalle foto qui esposte) ha comportato una spesa di 25 dollari.

Il mantenimento di 75 punti luci accesi 10 ore al giorno in tutti i giorni della settimana produce un incremento dei costi di gestione del punto vendita del 13%. Nel caso fosse possibile (ma non lo è) applicare dei pannelli solari l’incidenza di costo sarebbe del 5% in più rispetto a una normale illuminazione.

Certamente la crescita del fatturato compensa l’investimento avendo prodotto negli ultimi 12 mesi un +37%.