Tucson (Az) aerei e riflessioni sulle nuove tendenze cromatiche. Pochi ci fanno caso. Abbiamo 2 bisogni contrapposti: caricare il personale e rendere i veivoli poco visibili.
Tucson (Az) aerei e meditazioni su fatti scontati, ma non troppo, sempre poco approfonditi. Visitando il locale museo aeronautico di Pima e scorrendo con lo sguardo su centinaia di aerei in rottamazione o deposito, vengono alle mente delle riflessioni. Una di queste riguarda il contrapposto bisogno di poca visibilità del mezzo e quello di colorarli per agitare l’emozione del personale. Certo che senza carica emozionale si fa poco!
Nasce quindi un bisogno di bilanciamento tra due necessità non conciliabili: farsi vedere ed essere invisibili!
La soluzione pare sia stata trovata elevando i costi di gestione del mezzo. Ciò vuol dire che l’aereo viene colorato a seconda delle necessità. Esiste quindi una cromatica operativa, che cambia quando il mezzo è utilizzato in un contesto tranquillo. Non che ciò trasformi il mezzo in un cartellone pubblicitario!
Inoltre, sempre a Tucson (Az) aerei ed elicotteri, mantengono comunque una loro evidenza cromatica minima. E’ quanto emerge dalle immagini qui proposte. Dallo studio delle foto, si passa da un selvaggio uso del colore per eccitare gli equipaggi, a una linea soft e silenziosa, oggi applicata, sulla linea di volo. Ovviamente nel passaggio da tanto colore a quasi nulla, c’è una logica d’impiego, quasi che i radar rilevino le onde del colore applicato sulle fusoliere.
La riflessione qui proposta non vuole predere posizione tra il tanto colore e il nulla, capendo le opposte necessità.
L’obiettivo è rendere cosciente, gli appassionati di aeronautica, di queste sfaccettature sul tema che solo a Tucson (Az) aerei ed elicotteri schierati permettono di capire. Uno schieramento di mezzi che coglie un asso temporale dal 1930 al 2012.
Rinvio alla visione delle foto per una maggiore comprensione del concetto. Buona lettura.
Foto 1: dalla visione d’insieme delle code di più aerei nella storia degli ultimi 60 anni si nota perchè questo studio è stato scritto.
Immagine 2: bassa tensione cromatica
Visuale 3: alta tensione cromatica
Foto 4: quando con il colore si capiva un senso di appartenenza o una missione