Chi protegge Hamas fa parte della fazione terroristica ed è giusto ne segua la sorte. Il riferimento riguarda i “civili” arroccati in un certo “ospedale” al di sotto del quale si trovano i vertici del movimento terrorista con (forse) annessi ostaggi israeliani. Un fatto di questo tipo, raramente così smarcato e sfacciato fa rivalutare il comportamento tedesco, in Italia, negli anni della guerra. 

Abituato a condannare i tedeschi per crimini di guerra contro la popolazione civile italiana, oggi s’accendere una lampadina! E’ molto probabile che i partigiani italiani siano stati coperti da quelle popolazioni sui quali i tedeschi si sono accaniti. Sicuramente, nel mucchio ci sarà stato qualcuno che non c’entrò nulla e fu veramente ucciso come abuso; ma qualcuno, non la massa.

Il pensiero sulle azioni tedesche in Italia è molto fresco e deve ancora maturare adeguatamente, certamente, Hamas aiuta a capire come si faccia ad usare civili come copertura per le proprie azioni terroristiche.

Ora il quesito. Il “civile” che di fatto è un belligerante, intento a coprire la fazione armata della sua stessa tribù, merita un trattamento diverso rispetto al terrorista in azione di combattimento?

Detto più direttamente e senza giri di parole, chi protegge i terroristi va abbattuto come chi offende e attacca?

La risposta è nello stesso quesito.

Se dei genitori incoscienti portano i loro figli sulla linea del fuoco e muoiono tutti, che attinenza ha che ci siano “bimbi” tra le vittime?

In questa generazione c’è una santità pre-concetta del minore. Il bimbo è sacro. Ne siamo veramente certi? Nelle nostre città non ci sono forse delle bande minorili che d’innocente non hanno nulla? Il fatto che nell’ospedale di Gaza siano morti tot bimbi, appositamente esposti in quel contesto come protezione ai terroristi, è forse una notizia?

Chi protegge se ne assume la responsabilità seguendo la sorte del malvivente protetto.