Tornando la guerra torna la normalità anzi la realtà. E’ tutta la vita che assisto a un film che francamente capisco a tratti.

Ricordo gli schiamazzi e strilli del 1968 che non ho mai percepito come reale innovazione o miglioramento dell’esistenza. Ho studiato la storia della Repubblica Italiana ma, oltre alla figura carismatica di Alcide De Gasperi tutto il resto, compreso l’attuale, mi sembra così “modesto”. In pratica, per non avendo vissuto il secondo conflitto, lo sento così imperante nella mia carne viva.

La guerra fredda è stata la “mia guerra”. I russi li ho sempre percepiti come il nemico dell’Occidente.

Sentendo vivo il secondo conflitto, immergendomi nella guerra fredda, ho naturalmente visto il PCI come una quinta colonna sovietica in Italia. Guerra = comunismo = PCI quindi conflitto sia freddo sia caldo. Da questa geometria il sindacato italiano è stato sopportato con grande fastidio, quindi la Costituzione vista come un imperfetto disegno di convivenza tra opposte visioni della vita e storia.

Oggettivamente non si può essere nostalgici, perchè sia lo Stato liberale sia ancor peggio la Monarchia italiana, hanno veramente espresso il peggio della Nazione. Il Fascismo non è neppure preso in considerazione per quanto considerato anche nei suoi aspetti positivi come costruzione della Nazione.

Sgombrato il campo dall’esperienza liberale, monarchica e infine fascista, nel panorama istituzionale c’è la Repubblica che non vale più delle precedenti forme.

La Repubblica, almeno nella versione italiana, è troppo vittima dei partiti e sindacati per essere credibile.

E’ tutta la vita che guardo con sospetto e minima considerazione questo Paese sul piano istituzionale; ed ora si forma la possibilità di una guerra.

Tornando la guerra è come azzerare il periodo 1914-2022 che ha i suoi pregi economici ma non politici.

Certamente tra il 1914 e il 2022 la Nazione è cambiata, sta bene, nutrita e viziata rispetto a tutto l’Ottocento e il passato.

Nei vizi italiani, tornando la guerra, certamente le attuali esagerazioni sono destinate a rientrare. La mentalità e schema di riferimento comportamentale più prossimo ai prossimi mesi e anni, credo sia quello già vissuto negli anni Cinquanta.