Legge bancaria elvetica oggettivamente inadeguata alla tutela e garanzia della clientela. Se fosse stato diversamente non sarebbero accaduto casi come quello della banca svizzera Julius Bar.

Si rammenta, perchè già descritto il caso, che nel 2000 un dipendente consulente della banca Julius Bar, agendo all’interno dell’istituto e in nome e per conto della banca, ha rubato 350mila dollari al cliente con diversi artifizi contabili. Il dipendente/consulente (l’istituto di credito Julius Bar ci tiene molto a dichiarare il tizio non suo dipendente ma consulente) è stato nel 2008 condannato penalmente a 3,5 anni. Fin qui nulla di particolare; fatti che accadono!

La parte difficile da capire ed oggettivamente fuori da ogni schema legale, consiste nella feroce opposizione della banca, verso il cliente, nel NON voler ripianare al cliente il danno.

Un atteggiamento che diversi legali elevatici, studiando la vicenda e quindi la pratica, non sanno spiegare.

Ormai la storia della Julius Bar che NON rifonda il suo cliente dopo il furto subito ad opera del suo dipendente consulente è famoso e ampiamente discusso.

Si tratta di un danno che era 350mila euro nel 2000 ma oggi, 23 anni dopo, vale 1 milione di euro a crescere.

Perchè una banca elvetica pone in atto atteggiamenti palesemente elusivi verso la legge come il coinvolgimento di giovani legali affinché negli anni successivi non possano trascinare in giudizio la banca per incompatibilità?

Il caso Julius Bar oltre alla pessima gestione legale da parte della banca, è possibile perchè la legge bancaria elvetica non sanziona questi comportamenti. Di fatto viene tollerato un sistema con l’idea di proteggere un’industria nazionale, quella bancaria, ma perdendo la garanzia di protezione da fornire al cliente.

Detto in altri termini, la Svizzera protegge le banche, ma non i clienti.

Da quanto accaduto alla Julius Bar nasce una predisposizione negativa verso un sistema non adeguato a competere sul mercato.

La legge bancaria elvetica, con il caso Julius Bar, necessita di una revisione.