Test della personalità: Introverso – Estroverso

 

Criteri di selezione in ambito aziendale

La motivazione del presente test è finalizza a introdurre schemi di selezione del personale a seconda delle specifiche attitudini.
Sostanzialmente se è vero che tutti possono adattarsi a ogni lavoro pur di sopravvivere, in realtà poi chi “ci rimette” è la produttività. Vuol dire che la persona sbagliata al posto sbagliato, comporta un calo di produttività aziendale, il cui costo ricade su tutti. Per cercare d’elevare gli standard di qualità del personale e di produttività nelle PMI italiane, è stato lanciata questa rubrica che si compone di:
– una breve narrazione di sensibilizzazione;
– un test;
– l’analisi delle risposte. 

“Psicanalisi, sesso amore & tenacia”

Ci siamo trovati! Per la cena di Natale eravamo allo stesso tavolo una psicanalista e io nel ruolo di sociologo. In realtà i padroni di casa credo l’abbiano fatto apposta, per godersi un sano scambio di battute. Parto all’arrembaggio della mia controparte e inizio a stuzzicarla affermando: credo che Freud sia superato, che ne pensi?
Lei risponde: I filosofi, teologici e medici, sia che ritenessero la natura dell’uomo fondamentalmente buona o del tutto malvagia, avevano per secoli spiegato il comportamento umano con il calcolo razionale, il fato, un disegno sovrannaturale o il condizionamento ambientale. In genere chi si ispirava alla religione tendeva a una spiegazione sovrannaturale, mentre i cosiddetti progressisti ne preferivano una ambientalistica, che ritenevano contenesse in sé una speranza di progresso e di redenzione, attraverso riforme sociali quanto economiche.
Freud poneva entrambe queste istanze in questione, sostenendo che la fonte dei motivi dell’agire umano, sostanzialmente il desiderio sessuale inteso quale molla di ogni agire, era radicato nell’inconscio. Ciò sposta definitivamente il punto di vista dell’uomo dal sovrannaturale e ambientale su sé stesso. Se Freud non fosse più attuale, allora avremmo abrogato il senso e valore dell’uomo quale motore della sua vita e interpretazione.

A una risposta di questo tipo, capisco che la serata è stata ben congeniata e di fatto ci siamo già “pagati il pasto”, infatti intorno a noi si è fatto un silenzio assoluto perchè tutti assorti nell’ascolto. A questo punto tocca a me misurarmi con questa professionista veramente preparata.
Rispondo: Quello che dici è molto bello e rappresenta una corretta sintesi, per chilometri di pagine che hai maturato in questi anni e che ci hanno fatto compagnia. Senza dubbio Freud aveva un’opinione desolata della condizione umana, perché per lui quegli stessi legami fisici ed emotivi fra uomini e donne, genitori e figli che consentono di perpetuare la specie e rendono possibile la famiglia e la società, sono considerati la fonte principale dell’aggressività, della sofferenza e dell’infelicità. Ma ciò che lascia perplessi è la teoria di Freud secondo cui i bambini piccoli hanno forti desideri sessuali, la cui repressione e sublimazione apre la strada sia alla civiltà che al progresso, che all’ansia, alle nevrosi e alle forme più gravi di malattia mentale. Freud non ha mai voluto mitigare questa visione, tanto che volgarizzandola siamo tutti pervenuti alla conclusione che il sesso è buono e la sua inibizione è cattiva. Infatti le inibizioni sono state da allora denunciate come causa prima delle malattie mentali e la gratificazione e l’espressione del sé, approvate come la via per la salute e la felicità, che ci ha condotto al nichilismo.
Interviene una Signora: scusatemi se mi intrometto. Come mamma di 4 tra ragazzi e ragazze ormai quasi tutti maggiorenni, vorrei dire che non ho constatato la teoria di Freud educando i miei figli. Non è vero che in piccola età i figli abbiano istanze sessuali, che invece ho riscontrato a partire dai 12 anni nelle ragazze e dai 14 nei maschietti anche se credo, concedetemi il dubbio, siano ancora, sulla soglia dei 20 del tutto potenziali. Quindi Freud è solo un teorico per stimolare noi adulti?
Intervengo immediatamente: attenzione signori, vi spiego il tiro di artiglieria; lungo-corto-centrato. In pratica vuol dire che il Professor Freud ha esagerato-esasperato un concetto, per stabilire il primato dell’uomo in un mondo che conosceva solo Dio o la sua assenza. Sostanzialmente oggi possiamo anche togliere la D da Dio e riconoscere l’IO. Avevamo 2 impostazioni contrapposte (Dio e l’ateo) e adesso ne abbiamo 3 (Dio, Io, l’ateismo) Questo ce lo ha insegnato Freud. 
La psicanalista sorride: questa è una chiave di lettura nuova che devo meditare.
La conversazione prosegue per tutta la serata, quando una signora mi prende “da parte” chiedendomi: posso avere il suo aiuto? Io le rispondo: è Natale, ho avuto difficoltà a parcheggiare la slitta all’ingresso, ma mi arrangio! Il sorriso che ne segue significa che il “ghiaccio è rotto” e possiamo proseguire. 
Mi chiede: mio marito non lavora più su me. Freud può aiutarci? Domando ovviamente il perché e la risposta è una non risposta: non si sa, il lavoro, la crisi, l’azienda, i conti che non tornano, i clienti che non pagano, la banca, il bilancio da aggiustare per non farsi tagliare gli affidamenti, Basilea, i mercati che dicono siano sani, ma noi tutto ciò non lo sentiamo se non alla giornata etc..
Rispondo: sono un freudiano e lo sa perché? Non credo nel sesso quale esercizio fisico, ma come sistema di comunicazione, a patto che s’inquadri in una continuità relazionale affettiva. Esclusi gli adolescenti (che subiscono il sesso senza capirlo) alla nostra età di 50enni o giù di lì, in un quadro affettivo delineato sia di coppia che clandestino quindi continuativo, la sessualità è un sistema di trasmissione di dati, emozioni, concetti e punti di vista. Se lei Signora mangia ogni giorno, respira in ogni momento e vive, allora non può non comunicare anche con chi le sta a fianco e questo lo fa nell’intimità. Non si fa l’amore perché la giornata è andata bene e sono stati firmati dei buoni contratti, anzi, lo si fa soprattutto quando ogni cosa ti crolla addosso.
Ripeto, in una logica di relazione affettiva-emotiva continuativa, la comunicazione fisica non permette che si perda una sillaba, di quanto abbiamo bisogno di dire e sentire.
Quindi, cara amica, non perdere 1 giorno, sarebbe una quota di vita in meno che porti all’incasso quando non ne avrai più da spendere. Lei risponde: ho capito.
Aggiungo: sei poco scollata, provvedi. La psicanalista dall’altra parte della stanza mi sorride e il tutto vale un bacio accademico.

Test per le tendenze da estroverso o introverso.



Segnare la risposta in A o B
1) Preferisci essere uno scienziato (a) o un politico (b)

2) Ritieni che alcune cose utili possano essere dannose? Ad esempio internet è utile, ma produce un’enorme perdita di tempo ai nostri ragazzi che dovrebbero studiare, quindi la benzina è una bella invenzione ma inquina (a) oppure comunque i vantaggi sono maggiori degli svantaggi e questa riflessione è una perdita di tempo? (b) 

3) Cos’è più importante in una critica, essere costruttivi (a) o obiettivi a qualsiasi prezzo? (b)

4) Preferisci essere un impiegato a 8 ore (a) o un imprenditore a 13 ore di lavoro al giorno? (b)

5) Nelle scelte preferisci ricorrere all’analisi dei dati (a) o considerare anche i sentimenti? (b)

6) Trovi facile (a) o difficile (b) adattare il tuo comportamento agli altri?

7) Durante le vacanze preferisci spendere la maggior parte del tuo tempo a leggere (a) o a conoscere persone? (b)

8) Ti sarebbe facile (a) o difficile (b) fare il turista senza meta per lungo tempo-eremita?

9) Vorresti sposare una persona che è dedita alla famiglia (a) o invece molto socievole con amici da frequentare, bar, ristoranti e concerti ? (b)

10) Le persone sono più leali (a) o furbe? (b)

11) Durante le feste a cui sei invitato ti senti allegro (a) o non sai cosa fare? (b)

12) Preferiresti essere un rappresentante di lavoro in viaggio (a) o un contabile da ufficio?

13) Ti descrivi come ottimista (a) o pessimista? (b)

14) Preferiresti essere un impiegato statale d’alto livello (a) o un professionista lanciato? (b) 

15) Di solito ti piacciono (a) o non (b) le feste rumorose con tanta gente?

16) Troveresti semplice (a) o difficile (b) fare un discorso in pubblico?

17) In una parte per una rappresentazione teatrale drammatica, preferisci lavorare nella retroscena-comparsa-altro attore/attrice (a) o avere un ruolo principale? (b)

18) Sei svelto (a) o lento (b) a conoscere nuove persone?

19) Sei veloce (a) o lento (b) a rispondere in modo divertente nelle conversazioni?

20) Ti descriveresti come un individuo pieno di energia (a) o riflessivo? (b)

Totale punti A______ B _____

Introverso o estroverso?
Da 20 a 16 risposte in A: Persona introversa, difficile da gestire all’interno dell’azienda poiché si presta alla conflittualità.
Da 15 a 9 riposte in A: Leggermente introverso, il personaggio è sicuramente in gradi d’assicurare un buon lavoro sia nel ruolo di magazziniere che in produzione. 
Da 8 a 5 risposte in A: Persona decisamente equilibrata; rappresenta la scelta migliore che un’impresa posso fare per ricercare un magazziniere e un operario. 
Da 5 a 0 risposte in A; Persona particolarmente estroversa adatta alle attività amministrative e commerciali dell’impresa, dove si potrebbero individuare dei caratteri particolarmente pronunciati nella crescita di nuove figure ad alto impegno. E’ l’ipotesi d’assumere un ragazzo/ragazza che in 15 anni potrebbe diventare quadro e quindi nel futuro un manager commerciale formato e plasmato dentro l’azienda.

Il test, tradotto, modificato e adattato per l’Italia da Giovanni, Marco e Giulia Carlini, proviene da applicazioni professionali nella gestione delle risorse umane, in base agli studi e ricerche di Victor Serebriakoff, psicologo americano.

ANALISI DELLE RISPOSTE – CHIAVI DI LETTURA AL TEST INTROVERSO/ESTROVERSO


In una piccola o media azienda del comparto meccanico normalmente servono le seguenti figure:
– Magazzinieri; 
– Operari; 
– Impiegati, 
Se si volesse curare il concetto produttività, come già detto, a ogni incarico segue in identikit di massima che non vuole essere tassativo, ma indicativo.
Precisando che la personalità umana e di conseguenza la sua selezione attitudinale, passa attraverso molti passaggi e riflessioni, qui, LIMITATAMENTE A UNO DI QUESTI, ovvero alle caratteristiche di introverso/estroverso, si offrono spunti di lettura. Anche se questa attitudine del carattere umano non è una condizione di base delle persone al lavoro, un estroverso lavora meglio, produce di più e a parità di condizioni la sua produttività è migliore del 37-43% rispetto un introverso . Per la precisione
– Il magazziniere: ha 150 su 100 di concezione di spazio (altri test). Indifferente se introverso o estroverso. Sicuramente è dotato di una capacità di sintesi sia verbale che pratica. E’ un “uomo o donna delle soluzioni”.
– L’operaio: uomo o donna che sia è giusto che sia affidabile nel tempo continuativo. Non ha importanza se sia introverso o estroverso, conta la continuità e immedesimazione della sua personalità con quella aziendale;
– Gli impiegati: sono metodici, privi di fantasia, ma dotati di buona esecuzione per regolamenti e leggi. Devono saper leggere una circolare e applicarla. A questo livello è preferibile che siano estroversi perché devono saper relazionare con fornitori-clienti e dipendenti specie nella gestione di insoluti, fatture e quant’altro.