Straordinario e il suo calcolo in busta paga. E’ stato necessario scrivere queste righe per fare chiarezza sul sistema di calcolo dello straordinario in quanto ci sono molte versioni dello stesso tema in giro, ma poche complete.

Per calcolare lo straordinario servono dei dati che sono:

  • il divisore orario detto anche numeratore convenzionale o divisore convenzionale di quel contratto collettivo nazionale specifico. Ogni CCNL ha un suo numeratore. I divisori in un contratto sono di due tipi:
  • A) orario;
  • B) giornaliero.
  • Il divisore orario, ad esempio 168, rappresenta le ore convenzionalmente retribuite nel mese, mentre quello giornaliero 26 sono i giorni lavorativi retribuiti in busta paga. Quindi il divisore dipende dell’orario di lavoro.
  • Nel CCNL del commercio per 40 ore il divisore orario è 168;
  • per 42 ore 182;
  • infine su 45 ore il divisore è 195.
  • Va rammentato che esistono dei contratti collettivi che non hanno (non previsto) il divisore contrattuale. In questo caso s’usa il “divisore mobile” ovvero il numero di giorni lavorativi convenzionali. Ad esempio con 22 gg lavorativi in un contratto che non prevede il divisore contrattuale s’agirà nel seguente modo: minimo contrattuale + contingenza (l’inflazione) + EDR + superminimo individuale = 1.276,84104/22 = 58,03 come valore della giornata lavorata;
  • Il divisore serve per calcolare la quota oraria della retribuzione. Per far ciò è necessario dividere la retribuzione mensile per il divisore orario;
  • Lo stesso divisore emerge dal seguente conteggio: (40 ore settimanali per 52 settimane)/12 mesi = 173,34 arrotondato a 173

Chiarito questo passaggio ora il suo uso per la determinazione del valore in moneta dell’ora lavorata.

Vanno considerati i seguenti elementi di base della paga (in realtà già elencati poco sopra):

a) paga base (detto anche minimo contrattuale)

b) inflazione – contingenza;

c) elemento distinto della retribuzione indicato con l’acronimo: EDR;

d) superminimo;

e) scatti d’anzianità

Quindi a seguire gli elementi accessori che sono:

f) lavorazioni nocive;

g) indennità di cassa;

h) compensi in natura;

i) anticipazioni futuri aumenti di stipendio nella successiva contrattazione collettiva;

la somma di questi valori va divisa per il divisore orario ottenendo la quantificazione dell’ora lavorata. Per lo straordinario però servono altre precisazioni a seguire nel successivo studio qui pubblicato.