Refund come metodo di vendita negli Stati Uniti applicato dalle grandi catene commerciali. Sul tema si è già discusso e qui di seguito il link del precedente studio:

Uno studio attento e documentato sul valore commerciale del “refund” per i grandi nomi del mercato americano.

Nonostante il tema sia già stato dibattuto qui se ne sollecita un approfondimento. Il motivo è semplice: il consumatore americano spende di più se può riconsegnare parte della merce.

Un concetto di questo tipo potrebbe apparire come un totale controsenso ma non lo è, in realtà rientra nel processo di serenità della spesa. Un cliente sereno spende di più. La domanda ora è quanto spende di più?

Anche su questo aspetto ci sono già le cifre nell’articolo posto a riferimento.

Ora è il turno della sociologia dei consumi. Cosa vuol dire rimborsare senza fiatare al cliente quanto speso nei 15 o 30 giorni precedenti? il messaggio è semplice: HO FIDUCIA NEL MIO CLIENTE.

Aver fiducia nel proprio cliente vuol dire anche avere dei bagni “da Signori” dove la clientela può trovare ristoro. Questo è un passaggio che in Italia è totalmente dimenticato.

Unendo bagni civili, il refund e l’accesso immediato a internet (non ancora tutti lo hanno) il cliente è fidelizzato. Manca ancora un dettaglio non da poco conto: il livello dei prezzi.

Sui prezzi c’è battaglia aperta. Si osservino le immagini a seguire.

lo sconto come mito

E ora l’affermazione in assoluto che vuole convincere:

L’affermazione è categorica senza ammettere smentite.

Su tutto quanto qui affermato c’è la più ampia disponibilità del brand a rimborsare senza discussioni il costo del prodotto acquistato dal cliente. Un impegno non da poco osservando la massa di oggetti che si accumula dietro ai banconi di ascolto e accoglienza della clientela.

Nonostante l’indubbia problematica logistica, servire al meglio il cliente è un fatto di cultura e selezione del brand da parte del consumatore. Ben fatto America!