Ragioneria tradita. Questo è il pensiero leggendo nuovi testi di ragioneria

La ragioneria tradita. Questo è il pensiero quando leggo a fondo alcuni testi che mi capitano per mano da parte degli studenti. Il meccanismo è il seguente. Un numero nutrito di studenti, di ogni età, dopo aver seguito le lezioni all’università e letto il testo di riferimento afferma di non aver capito. Disperati arrivano a me. Quindi mi tocca leggere questi libri mettendomi le mani nei capelli. Infatti la prima sensazione che provo è di ragioneria tradita. Cosa vuol dire?

Significa che non uno ma molti sbagliano e pubblicano pur di farsi un nome. Ne consegue che ci sono in giro molti testi di ragioneria che sono assolutamente inadeguati alla spiegazione e analisi della materia. Il bello è che sono presentati agli studenti come delle reliquie per diradare la confusione che c’è sul tema!

Dove il punto di frizione? Come si può leggere dalle foto di uno dei tanti testi presi a caso il lessico è pessimo. Oltre al non sapersi spiegare o peggio essere ossessivamente ripetitivi c’è dell’altro.

Chi non ha capito nulla di ragioneria, esagera sempre sull’importanza dello stato patrimoniale. Esiste come un complesso d’adorazione sui conti finanziari rispetto a quelli economici. Tutto viene misurato e spiegato come se ci fosse solo il patrimoniale (grandezza stock) in contabilità. Ma questo non è vero!

Il prof. Gino Zappa (1879-1960) è stato il fondatore della Scuola di Economia aziendale Italiana. Famosi sono i Suoi studi sin dai tardi anni Venti. Per il prof. Zappa, che ha portato la scienza nella ragioneria, esistono 2 conti: economici e finanziari. Il primo per misurare grandezze flusso (la ricchezza), i secondi per il patrimonio (grandezza stock). L’abitazione, ad esempio, è una grandezza stock dalla quale si esce per lavorare e produrre reddito (flusso di ricchezza).

Tradire i conti economici (quelli che danno vita e flusso allo stato patrimoniale che altrimenti resterebbe immobile) significa abusare della ragioneria. Questo è quanto sta accadendo troppo spesso.