Il prospetto del patrimonio il cuore pensante del sistema partita doppia
Il prospetto del patrimonio è la base pensante per poter arrivare al concetto di stato patrimoniale. In effetti viene insegnato a scuola, ma senza dargli la giusta importanza. Ne consegue che gli allievi, oggettivamente ci hanno lavorato sopra, ma senza capirne l’importanza. Si viene a perdere in questo modo il valore stesso del modello. Che peccato. Purtroppo per insegnare bisogna aver capito cosa si spiega! Questo non è un concetto acquisito nella maggioranza del corpo docenti della scuola (almeno in Italia).
Superata la polemica entriamo nel dettaglio. Il prospetto del patrimonio parte dalla costituzione dell’azienda. Significa che è stato apportato un patrimonio. Nel momento in cui ci sono valori (FONTI) la domanda prima da porsi è come siano stati impiegati. Infatti il prospetto del patrimonio si divide in 2: fonti (a destra) e impieghi (a sinistra).
Tutto ruota intorno alla domanda: che ci abbiamo fatto con i soldi (le fonti)?
Con questo ragionamento abbiamo nelle FONTI delle voci specifiche. La prima è il CAPITALE PROPRIO (il conferimento eseguito per costituire l’azienda). A seguire, sempre nelle FONTI si trova il CAPITALE DI TERZI. Questo denaro “di altri” può presentarsi con 2 voci distinte. La prima è DEBITI DI REGOLAMENTO e la seconda DEBITI DI FINANZIAMENTO. Con il “regolamento” intendiamo la regolazione dei nostri debiti. Nel caso ci avessero concesso 30-60-90 giorni dal fornitore per pagare la merce acquistata è una forma di “finanziamento”. Il valore che pagheremo a “tot” giorni, va iscritto nello fonti.
Quando si indica “finanziamento” ci si riferisce ai prestiti bancari ricevuti.
Terminata l’elencazione delle fonti si procede alla sommatoria e al totale che dovrà SEMPRE essere uguale a quello degli impieghi.
Passando a sinistra, sugli impieghi emergono le seguenti voci. FATTORI A LUNGO CICLO DI UTILIZZO (si tratta di immobili e attrezzature) Quindi FATTORI A BREVE CICLO DI UTILIZZO (le merci acquistate) Infine le DISPONIBILITA’ LIQUIDE E CREDITI. Inutile rammentare che il totale degli impegni DEVE combaciare con quello delle FONTI. Buon lavoro. Il prof.
(vale ricordare un dettaglio. Quando siamo noi a concedere una dilazione di pagamento dove si colloca? E’ ovvio! Negli impieghi, all’interno della voce Disponibilità liquide, sottovoce Crediti verso clienti)
Scopri di più da Giovanni Carlini
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.