Organizzazione Mondiale della Sanità, in sigla OMS, un ghetto cinese!

A che serve e a chi serve una struttura piegata agli interessi di parte?

Si plaude all’iniziativa del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di tagliare i fondi all’Organizzazione mondiale della Sanità. Ben fatto!

L’OMS, ma anche altre istituzioni, sono diventate dei ghetti sinici. Si rammenta che la cultura sinica è quella cinese.

Il problema della Cina consiste nel suo essere appena e non oltre una mera dittatura comunista in un mondo che era globale e integrato.

Che ci facciamo con una dittatura quando il pianeta Terra è prevalentemente democratico?

I tentacoli della Cina comunista si estendono all’Italia, al rilancio della via della seta, quindi all’Organizzazione Mondiale della Sanità e altro.

La Cina pretende di svolgere un ruolo politico nel pianeta solo per aver 1,3 miliardi di persone.

Il punto è che la politica si fa con le idee non con e per il numero di abitanti!

Un concetto così complesso è fuori dal pensiero politologico sinico.

Di fronte a un atteggiamento da teppista di strada della Cina nel mondo, la reazione più semplice è tagliarla fuori.

In soldoni vuol dire un embargo sui prodotti cinesi.

Un embargo che deve emergere dalla persone individualmente prese.

I governi non sanno prendere posizione su aspetti macroscopici, si è visto con la pandemia da polmonite cinese.

Con un’epidemia scoppiata a novembre (e tenuta segreta dai cinesi) poi esplosa a gennaio, fino a marzo nessuno si è preparato per tempo.

La reazione al prodotto “made in China”, compresi i cellulari, deve scaturire da chi è sensibile a 20.050 decessi, solo in Italia, negli ultimi 50 giorni.

Non si può comprare cinese quando io stesso non sono morto per un soffio trovandomi ad essere più fortunato di 20.050 concittadini.

Possibile che un concetto/una sensibilità di questo tipo la si viva in pochi?