Nell’effetto reddito e di sostituzione la “parallela” al nuovo vincolo di bilancio rappresenta il reddito reale. Lezione 2 di approfondimento sull’effetto reddito e sostituzione.
Nell’effetto reddito e di sostituzione abbiamo spiegato “il trucco” utilizzato per individuare e quantificare le 2 aree che compongono l’effetto totale. Questo “trucco” è stato chiamato “parallela” al nuovo vincolo di bilancio che accettiamo purché giaccia o intercetti la vecchia curva d’indifferenza che abbiamo chiamato U1. Ora è il tempo di spiegarsi meglio dando un senso al “trucco”.
Come visto in molte grafiche già esposte, il vincolo di bilancio, in seguito a un calo di prezzo si allarga verso destra nel grafico. Questo aprirsi verso destra NON vuol dire che è aumentato il reddito. In questo caso avremmo un nuovo vincolo a destra del primo e parallelo. Se si fa attenzione e si nota nel disegno, il nuovo vincolo di bilancio, che emerge dalla contrazione del prezzo, MANTIENE LA STESSA INTERCETTA ALL’ORDINATA. Non è un fatto da poco! Questo conservare la medesima intercetta vuol dire, nel linguaggio grafico, che non cresce il reddito ma cala un prezzo, potendo comprare di più di quel bene espresso sull’ascissa. Spero che questo concetto sia chiaro. Si osservi la grafica predisposta.
Chiarito questo aspetto e tornati alla figura complessiva notiamo un vecchio vincolo di bilancio e il nuovo vincolo di bilancio. Entrambi i vincoli sono ovviamente definiti da altrettante curve d’indifferenza che chiamiamo U1 (la vecchia) e U2 (la nuova). Nell’effetto reddito e di sostituzione per determinare i 2 effetti ci servono altri due parametri. Uno riguarda un terzo vincolo di bilancio, più basso nell’intercetta rispetto al primo che indica la sostituzione di un bene con l’altro. Ben più importante è la “parallela” al nuovo vincolo di bilancio che tocca la curva d’indifferenza U1. Cos’è questa “parallela”.
La cosiddetta parallela altro non è che il REDDITO REALE ovvero il nominale diviso i prezzi. Il REDDITO NOMINALE è rappresentano dal nuovo vincolo di bilancio e determina l’effetto reddito. Il REDDITO REALE, invece, E’ SEMPRE PIU’ BASSO E MINORE DI QUELLO REALE (perché diviso per il prezzo), quindi si trova in posizione arretrata.
Fin qui dovrebbe essere chiaro che “la parallela” che abbiamo usato per determinare le 2 aree è in realtà la retta del REDDITO REALE. Nell’effetto reddito e di sostituzione, quest’ultimo emerge dal reddito reale. Già capire questi passaggi non è poco!
Il precedente studio dove è stato discusso della “parallela” è il seguente: