Malattia/7 ancora sulla lordizzazione che lascia così perplessi.

E’ stato detto che il meccanismo serve a remunerare di meno il dipendente ammalato rispetto quello in servizio questo perchè la busta paga è in considerazione della produttività e non delle necessità del dipende.

A tal proposito, a lezione è stato ricordato l’articolo 41 della Costituzione che ricorda come il lavoro debba rispondere all’UTILITA’ SOCIALE per cui la lordizzazione è da considerarsi non costituzionale. Il malato ha necessità di denaro come colui che è in servizio attivo, motivo per cui ridurgli lo stipendio, perchè ha prodotto di meno, non è in linea con la remunerazione che riceve, ad esempio, lo stesso dipendente in ferie.

Come si nota, la materia merita d’essere spianata e ricostruita, passo dopo passo, senza la pressione del sindacato i cui effetti sono palesi: la busta paga non è leggibile senza aver svolto uno studio specifico.

Tornando sulla lordizzazione che tanto infastidisce nei conteggi è sano rammentare:

1 – quantificare il valore dell’INPS quale contributo alla malattia (divisore 30 per gli impiegati). Per esempio restando coerente con i numeri dell’esercizio già svolto, 279,95

2 – calcolare la lordizzazione come 100-9,19 = 90,81 quindi 100/90,81 = 1,10120 e questo valore va moltiplicato per l’indennità INPS ottenendo un valore che è superiore a quello originario perchè moltiplicato per un numero superiore a 1. Infatti 279,95 x 1,1012 = 308,28

3 – qui, adesso si presti più ATTENZIONE del solito. L’azienda avrebbe pagato il dipendente malato 323,08 invece gli sottrae l’importo dell’INPS lordizzato, 308,28 pervenendo a solo 14,80 euro;

4 – in questo modo il dipendente, che dovrebbe prendere 1.600 euro (busta paga del mese precedente) ne riceve invece in malattia 1.464,01 (un modo legale per rubare soldi al dipendente ammalato di cui il sindacato si è reso responsabile).

5 – ritornando sul valore di 323,08 si rammenta che indica la quota dell’azienda di contributo alla malattia (contratto del commercio al 75% d’integrazione) per cui: 1.600/26 x 7 (i giorni che l’azienda riconosce) x 75% = 323,08

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