Non sono figli nostri, non appartengono alle nostre famiglie quelli che bivaccano in strada “manifestando” per i nuovi barbari dell’era contemporanea. E’ stato già scritto in questa pagina internet sullo stesso tema; manifestare per chi stupra, evira, mutila rappresenta una follia completa. Pare d’essere tornati ai “titini” (“partigiani” di Tito in azione a Trieste e in Friuli) intenti ad eliminare-massacrare gli italiani. Come si fa a manifestare per bestie di questo livello.

Voi riuscite ad immagine un palestinese che evira il papà di fronte alla famiglia, quindi mutila sessualmente la madre e prosegue violentando i figli davanti agli occhi dei genitori decapitando anche gli infanti? E’ quanto accaduto il 7 ottobre 2023 nei villaggi israeliani al confine con “la striscia di Gaza” ad opera di palestinesi.

Possiamo manifestare anche per le balene omosessuali (che ovviamente non esistono) ma non per quegli animali d’Hamas e la popolazione palestinese che gli fa da scudo umano.

A questo punto chi è che scende in piazza, minaccia la polizia per manifestare dalla parte sbagliata?

Indubbiamente sono figli di genitori che non educano i figli. Adulti che lasciano sia “la scuola” a fare educazione (l’ente che dovrebbe educare, ma non è adeguato e non sa farlo). Qui il problema non sono i ragazzotti che nella loro immaturità e faziosità giocano nel darsi importanza per far qualcosa purchè ci sia, necessario per “esistere” in un vuoto colmato da internet, ma la questione resta in capo ai genitori.

Perchè mamma e papà non educano i figli?

Forse sono un genitore fortunato, ma i miei 2 figli non sono mai andati a bighellonare in una manifestazione. Se l’avessero fatto sarei pesantemente intervenuto ricordando loro i doveri di uno studente: studiare-studiare-studiare e quando hanno finito, studiare da capo. Per manifestare hanno tutta la vita, non serve perdere tempo giocando a fare gli intellettuali senza idee e concetti nella zucca.

Non so cosa sia accaduto tra polizia e manifestanti, ma non sono figli miei.