L’insegnante che sbaglia è quello che si esprime con sue idee a lezione. Accede spesso che gli studenti sono critici verso Ue ed Euro: apriti cielo! Gli insegnanti, schierati all’unanimità su posizioni di sinistra esprimono loro personali valutazioni. Questo non deve accadere.

L’insegnante che sbaglia è quello che non insegna ad analizzare i fatti ma li soffoca con “la sua idea personale”. Quando ciò avviene (la norma) cessa la scuola come ente di riflessione e studio, per diventare luogo d’indottrinamento. L’insegnante che sbaglia va licenziato. Accade spesso che gli studenti siano critici verso la Ue e l’euro. La risposta che ricevono dal docente è solitamente di parte e ideologica, mai concettuale.

Il docente troppo spesso esordisce con “il suo parere” (che non è mai pertinente). Al contrario l’educatore è colui che insegna a individuare le componenti di un problema, sezionarne le parte e aprire l’analisi. Perchè non riusciamo ad avere gente seria in cattedra? Probabilmente perchè il reclutamento del corpo docente risente moltissimo dell’orientamento ideologico. Ne deriva un corpo insegnanti viziato e di parte, quindi da licenziare in massa. Questa è la nuda e cruda realtà.

Infatti il luogo primo di produzione del bullismo, ad esempio, è esattamente la scuola. E’ la scuola come ente di formazione che ha dimenticato i valori per far posto a un mix che nulla propone. Per non far dispetto agli immigrati, la scuola ha perso la sua capacità di formazione sui valori, aprendo alla reazione che si chiama bullismo e razzismo. L’insegnante che sbaglia è il responsabile primo del decadere sociale se non oppone la ricerca, l’analisi dei fatti, il dialogo e il confronto. Invece con docenti “europeisti” o “pro-euro” abbiamo bulli ideologici incapaci di formare le nuove generazioni.

A questo punto quando sarà possibile avere un corpo docenti serio da apprezzare anzichè contestare?