Genuino ed ostile, due termini che appaiono in piena contraddizione. Mi sento e posso descrivere come totalmente ostile e distaccato dalla dematerializzazione che l’uso del virtuale impone.

Tradotto in termini pratici:

  • non voto per quel sindaco (vedi il caso di Milano) o amministrazione che dematerializza il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione;

  • non so cosa sia l’identità digitale, non la voglio e ne faccio serenamente a meno;

  • non pago con mezzi virtuali non consentendo in questo modo al fisco di conoscere quanti quotidiani cartacei compro al giorno o dove compro pomodori e carne di pollo.

Ho lottato per una democrazia non per la dittatura di uno “Stato” che preventivamente criminalizza il cittadino in previsione che possa delinquere

Questa è una mentalità di sinistra e non m’appartiene.

L’Agenzia digitale può, per quanto mi riguarda, chiudere e licenziare i suoi dipendenti.

Internet? è come un interruttore della luce, una volta spento non c’è più nulla e non per questo si resta al buio. Internet e il web ci potrebbero essere come no, basta chiederlo agli ucraini che prima del febbraio 2022 forse avevano i loro risparmi in banca e ora, con la digitalizzazione, non hanno più ne la banca ne i depositi, mancando gli estratti conti bancari.

Leggendo il nuovo codice degli appalti (opere pubbliche) noto come l’intera regolamentazione è controllata da un’agenzia la cui sigla francamente non mi dice nulla. Trovando questa dizione più volta scritta, scatta la curiosità per sapere cosa sia. Cercata la sigla ricorrente spunta fuori che riguarda un organismo “anticorruzione”. La sorpresa è totale!

Che ci fa un’organizzazione poliziesca e di repressione nel normale svolgimento delle attività d’approvvigionamento della Pubblica Amministrazione?

Ebbene questa mentalità di criminalizzazione del rapporto Stato-cittadino è squisitamente di sinistra.

Lo Stato apparato, quello che reprime e ricerca anche preventivamente è rigettato come un mostro degli anni bui.

Resto genuino, per cui va perseguito chi sbaglia non chi lavora.