L’abuso della matematica e analisi nello studio della mico e macroeconomia. In questi ultimissimi anni, con l’ingresso di docenti universitari “giovani”, è peggiorato l’insegnamento dell’economia. Peccato.

L’abuso della matematica nello studio dell’economia, ha provocato un decadimento della materia e comprensione dei concetti da parte degli studenti. Detto in altre parole si è resa sterile, ai fini della mente creativa, l’economia, che oggi si riduce a un’appendice dell’analisi matematica. In questo modo, aver trasformato e ricondotto l’insegnamento dell’economia in eleganti sistemi e modelli di grafici, con annesse equazioni, favorisce la perdita di controllo in economia. Ecco che nessuno o pochi hanno veramente capito la crisi subprime e come prevenire fatti di questo tipo.

In pratica di cosa stiamo parlando? D’ignoranza. Nel contesto più vasto della crisi di concetti e valori che la globalizzazione induce nella società, c’è anche quello di complicare perchè non si sa che dire. In un disperato sforzo d’essere originali, chi oggi “insegna” economia, lo fa ricorrendo spesso (troppo) alla matematica. Da qui nasce un fenomeno nuovo che possiamo chiamare l’abuso della matematica in economia.

Sorge una domanda: l’economia è matematicamente spiegabile? Ecco la domanda fondamentale.

Va riconosciuto che L’ECONOMIA NON E’ SPIEGABILE IN FORMA MATEMATICA MA SOCIOLOGICA. L’economia non è un’appendice della matematica, come oggi si afferma e insegna in ogni università del mondo, ma un’applicazione della sociologia. Si tratta di un concetto che rivoluziona completamente lo studio economico portandolo, forse, a saper finalmente gestire le crisi anzichè subirle. 

L’abuso della matematica ha privato l’economia delle migliori menti e reso sterile la sua applicazione. Un concetto di questo tipo è stato tranquillamente espresso (senza effetti) da 2 premi nobel. Il riferimento è al libro SPIRITI ANIMALI scritto da George A. Akerlof e Robert J. Shiller. Nonostante i più autorevoli richiami, gli insegnanti peggiori insistono nel complicare la materia per trovare un ruolo nella docenza. In pratica, tutto artificiale!