La terza guerra mondiale è possibile, non addirittura probabile, però inizia ad essere “visibile” nel panorama delle novità all’orizzonte. L’ultimo studio qui pubblicato è stato un auspicio alla vittoria della Signora Le Pen in Francia. Gli argomenti sono collegati: guerra (ipotesi) e capi di Governo. Il Macron non è assolutamente adeguato al ruolo in un contesto di guerra; non ha ne il carisma ne la capacità d’ideare gli scenari, al contrario la Signora Le Pen si.

Peggio in Italia, dove dal 2011 non c’è un Capo di Governo eletto dai cittadini. In pratica si chiama colpo di stato in bianco.

Di fronte a una guerra, servono dei leader che in ambito Ue, a Parigi, Roma e Berlino non ci sono, forse a Londra.

La Signora Le Pen è stata analizzata solo nei termini di destra-sinistra.

In realtà, se la terza guerra mondiale è alla porte, i criteri di valutazione dei candidati sono diversi.

Il Macron, dopo 5 anni di gestione della Nazione, non è riuscito a contrarre il malessere dei cittadini al di sotto del 42% scarso. Certamente ha vinto, ma ne siamo certi che sia il soggetto giusto in un contesto politico mutato? Ovviamente il punto di vista di chi qui scrive è per una bocciatura. Questo studio non è per la stampa francese ma una riflessione sull’inadeguatezza politica di fronte alle nuove sfide.

L’Italia aveva 24 brigate nel 1990, oggi ne sono rimaste 9. Mentre si scrivono queste note, alla TV spunta fuori un “Conte” quello non eletto da nessuno che ha purtroppo governato impegnato nel dichiarare l’inutilità delle spese per la difesa. E’ palese che c’è gente, in politica, inadeguata, sia eletta che non.

Ecco il vero punto: non è la guerra imminente che si combatte per vincere, ma l’assenza di figure di riferimento. Il Draghi? ma per cortesia, qualcuno lo ha almeno eletto? In Germania il “leader” tedesco: lasciamo perdere. La Ue? mamma mia! Vuoi vedere che la terza guerra mondiale è già perduta per assenza di Direzione?