La Fine di un Presidente, Obama è stato un vuoto politico

La fine di un presidente, Obama. Perchè accanirsi su un soggetto come il presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama II? Quasi pare uccidere un “uomo morto”. Il soggetto gode ancora di grande considerazione. Ma da chi? Ecco il punto e ora analizziamo il perché. Nell’ambito degli studi sulla personalità va studiato il caso obama.

Nel contesto più ampio della critica al vuoto del web, rientra anche l’obama. Zigmunt Bauman, noto sociologo, descrive il web e il social come la sintesi di un pensiero mai sviluppato. Abbiamo già definito così la fine di un presidente, Obama.

L’Obama con il suo “yes we can” è diventato presidente. Nessuno discute su questo aspetto. Ha però fatto della sua etnia una motivazione per essere presidente. In pratica ha detto alla Nazione: sono nero e ho diritto ad essere presidente. Ghettizzando in questo modo “il diritto” ad essere presidente, ha perso la dignità presidenziale. Obama non è stato il presidente di tutti. 

Andiamo oltre. La vicenda del motto, ha portato alla virtualizzazione dell’agire presidenziale. Significa che  non c’è stato un agire attraverso un programma. Obama si è barcamenato. Un giorno a destra, quindi sinistra, finito nel centro ha quindi ripreso l’itinere. Ereditata la crisi subprime, non sono state rimosse le cause della crisi sistematica! Sul finire della presidenza è stata introdotta una variante che rende più complessa la speculazione. Evviva! Tutto qui?

La riforma sanitaria. Nella mentalità americana l’assistenza te la devi meritare e guadagnare. Dare invece tutto a tutti è il volere di obama, ma non quello della nazione. Chi ha ragione? In Italia si da tutto a tutti indiscriminatamente. E’ una scelta politica di un governo non votato da nessuno. Negli Stati Uniti non funziona così e la riforma sanitaria di obama verrà smontata. 

La fine di un presidente, Obama si misura in questi atti d’accusa. Possiamo considerare un leader mondiale solo dal suo sorriso e immagine pubblica?