La dittatura del pensiero consiste nel dover pensare solo in un certo modo. Chi l’ha detto che è giusto l’acritico accoglimento degli immigrati? Dove sta scritto che la disoccupazione può convivere con la democrazia? Com’è stato possibile consumare tanti colpi di stato in Italia? 

La dittatura del pensiero è una caratteristica prima dell’era globalizzata. Ad esempio, in Germania, il candidato socialdemocratico alla Cancelleria ha deciso che l’immigrazione non è più un tema di confronto. Così! In pratica i tedeschi hanno trovato la soluzione a un problema di convivenza tra culture (9) e razze (6) diverse. Sono stati bravi, non se ne parla più. La foto di copertina scelta per questo spunto è di un tipo che balla intorno al fuoco di notte nella foresta. Forse il soggetto nell’immagine vorrebbe che piovesse e danza perchè avvenga. Oppure più semplicemente si sta facendo compagnia perchè è solo. Un cosa è certa, sta cercando di farsi coraggio però reagisce. I tedeschi non lo stanno facendo. Gli italiani sono passivamente travolti dal tema dell’immigrazione.

Ciò che lascia perplessi è l’assenza di un dibattito sul tema. Non è possibile dire che l’accoglimento acritico degli immigrati è un errore. Al contrario bisogna per forza di cose soccorrere gente che può anche rimanere d0v’è! La parola soccorso è ridicola! In pratica le nostre navi sono dei taxi per il trasbordo di perone dalle coste libiche a quelle italiane. Perchè ci siamo ridotti a questo? Ecco dove si applica la dittatura del pensiero.

La dittatura del pensiero si ritrova anche al campo politico. Il colpo di stato operato dal Napolitano con il Prof. Monti nel 2011 è ormai storia. Lascia ancor più perplessi come possa aver svolto un ruolo di governo da un leader privo di legittimità politica. Il riferimento è al secondo colpo di stato operato dal Napolitano con la complicità del Renzi. 

Alla faccia della dittatura del pensiero relativamente al caso italiano!

Lasciamo l’Europa. La Germania che non vede per risolvere i problemi. L’Italia e la sua immaturità politica. Approdando negli Stati Uniti la musica non cambia. L’Obama è considerato un leader. Francamente non so il perchè. Obama ha lasciato 8 anni di vuoto. In forma pregiudiziale metà degli americani si sono scagliati contro il nuovo presidente. Se non è un pregiudizio questo!

La dittatura del pensiero, applicata negli Usa ricalca quella Europea. Non è possibile chiedersi il perchè d’atteggiamenti ormai consolidati. Per decenni tutti si sono lamentati dell’immigrazione clandestina messicana. Sono stati scritti chilometri di pagine sul tema. Morti e feriti in grandi quantità e ora che si pone rimedio, non va bene a nessuno. Che la società globalizzata ami essere teorica?

La conclusione è che la società globalizzata ha trasformato tutti noi in presuntuosi egocentrici incapaci di confronto. Siamo delle piccole isole che non vogliono più essere arcipelago. Gelosi della singola individualità assomigliamo alle città stato d’origine greca. Che brutta eredità ci lascia la società globalizzata alla sua morte. 

Fortunatamente c’è la Brexit, Trump e la Signora Le Pen. Purtroppo sono solo aspetti politici ed economici. Per combattere la dittatura del pensiero serve un rilancio della cultura.