Internazionalizzazione i passaggi operativi per rendere concreto il progetto.

L’internazionalizzazione i passaggi pratici della sua applicazione sono importanti. Questo perchè stiamo affrontando un tema terribilmente pratico! Le imprese più audaci nel settore della meccanica esportano al 70% del fatturato. Questa tendenza, finora è riservata ai più bravi, deve in realtà estendersi al maggior numero di imprese.

Gli strumenti per internazionalizzare le imprese sono molti, tra cui anche quelli gratuiti. Non mancano certamente le opportunità.
Assodato che basta solo iniziare, bisogna però capire come gestire il progetto. Spesso le aziende si lanciano sull’internazionalizzazione, ma poi nessuno vuole spostarsi. Impegni familiari, noia. Spesso la non abitudine a sentirsi proprietari d’impresa, preferendo un ruolo impiegatizio perché parenti del titolare. Questa patologia da noia nel viaggiare, colpisce soprattutto le donne. Pur come madri, mogli e donne non riescono a conciliare con un lavoro di responsabilità, che implichi la presenza all’estero.
Chiarito che un processo d’internazionalizzazione implica lo spostarsi, va anche sottolineato un errore. Spesso si crede che ci si tratti solo di viaggi e fiere da sostenere. Non è così.


In realtà la propensione verso l’estero è un lavoro molto profondo da svolgere dentro l’impresa. Vanno rivisti tutti i passaggi di produttività su singola posizione lavorativa. Quindi i costi industriali e soprattutto l’adozione di una POLITICA COMMERCIALE.
Significa che nessuno mette più piede fuori dall’azienda se non addestrato.

Al rientro l’operatore azienda che ha viaggiato per iscritto deve spiegare:
a) cosa ha visto;
b) chi incontrato;
c) cosa ottenuto;
d) perché ha subito degli eventuali insuccessi;
e) chi non è opportuno, che tra i contatti non sia più contattato;
f) chi invece, tra i nominativi esaminati va cercato e con quali mezzi.


Chi parte dall’azienda rappresenta un “terminale” di un unico ragionamento. La sommatoria d’esperienze, contribuirà a modificare, correggere e slanciare formulazioni successive d’approccio al mercato.

Verso i contatti potenziali serve predisporre una serie mensile di newsletter curiose e descrittive. Poco scritto e tante immagini. Questi messaggi è bene che entrino nel dettaglio tecnico della produzione utilizzando anche disegni (come quelli di modellismo). Questo spiegare in fondo “esplode e illustra” le componenti del prodotto o servizio. Non basta.
Una vera politica commerciale comporta un catalogo e l’idea di una produzione congiunta. Bisogna smetterla di pretendere di solo vendere.

Ad esempio, recandosi in Sud Africa si cambia la strategia. Non si offre quanto tradizionalmente già fatto e venduto nel mondo per cui si è già conosciuti e apprezzati. Non basta. Si deve cercare invece, attraverso un’impresa locale di lanciare il prodotto “Africa” con un prezzo “africa”. Un valore di costo diverso da tutto ciò già praticato, prodotto e commercializzato. 

Questa linea di tendenza ovviamente non mortifica il lavoro già fatto. Al contrario lo armonizza con il nuovo.

Con tale capacità di adattamento ci portiamo in linea con i tedeschi nel loro modo di fare nell’ultimo decennio.

A questo punto una volta che:

a) in un paio di mesi, al massimo tre, si ottengono quei 800 indirizzi;

b) si codifica una politica commerciale che dia METODO E SISTEMA all’azienda;

c) ci si convince a viaggiare lavorando soprattutto all’interno dell’impresa. Significa adeguare l’azienda a nuovi e più stringenti rapporti di costo-efficacia;

Con queste premesse si può passare alla fase operativa. Vanno quindi distinti due tipi diversi di viaggio. Quello tecnico e commerciale al seguito di delegazioni. Il viaggio d’esplorazione.

Nel primo tipo di missione all’estero è bene che si muovano gli appartenenti alla ditta.

Diverso è invece il viaggio “da sherpa” inteso quale esplorazione. Serve più tempo. Potremmo anche dire noioso e di avanscoperta.  Solitamente si muove il consulente esterno.

Sono due tipi di viaggio completamente diversi, che richiedono anche modi di pensare e agire differenti. Le attuali norme aiutano l’inserimento in azienda di consulenti. A questo punto internazionalizzazione i passaggi diventa il cuore pulsante di un progetto per l’estero. Buon lavoro.