Il pensiero limitato del quotidiano economico, il Sole 24 Ore, sulla valutazione dell’apparato militare russo, rappresenta un errore di grande rilievo. Uno sbaglio che commettono molti, dotati di ridotta esperienza. Questa gente sarebbe stata capace d’affermare che i vietcong non avrebbero mai vinto in Vietnam. Ecco perchè si tratta di persone inadeguate e immature per esprimere giudizi.

Il problema è sempre lo stesso: in era globalizzata si crede che l’aspetto economico sia prevalente sulla politica, i valori e i sentimenti.

Commettere un errore di questo tipo è fatale!

Perchè l’articolista del più importante quotidiano nazionale ha sbagliato? E’ semplice. Il tizio ha accostato, nel suo articolo pubblicato a pagina 2 del quotidiano del 23 febbraio 2022, la spesa militare all’efficienza dello strumento armato.

La guerra non si vince con le percentuali di PIL spese in armamenti.

Un conflitto si vince per audacia, perspicacia, forza di volontà e determinazione.

Il Putin ha girato l’invasione dell’Ucraina in termini di salvaguardia della santa madre Russia. E’ un piano concettuale completamente diverso per cui emergono le componenti culturali e valoriali, ovvero quelle che non hanno corrispondenza nel PIL ed in economia (per fortuna).

I valori infatti non fanno parte della globalizzazione e neppure del Sole 24 Ore che si limita a 4 dati messi in croce.

L’armata russa è potente perchè ha un’idea forte: la salvaguardia della Patria.

L’esercito, il popolo e l’intera Nazione si muovono all’unisono, “drogati” da una mitica difesa che si traduce in offesa. E’ necessario colpire per proteggersi: ecco il concetto. In nome e per conto della Sacra Patria, le persone da 50mila anni si imolano, muoiono e uccidono senza alcun ritegno o remora.

Non capire questo concetto esprime il pensiero limitato di cui qui si argomenta.

Il problema è un altro. Se il pensiero limitato del Sole 24 Ore emerge così marcatamente su una questione morale e di valore, chissà quante altre castronate sono state pubblicate su altri temi!