Allegato 4 bis. Modulo per la richiesta di garanzia su finanziamento d’importo fino a 25mila euro ai sensi della lettera m, comma 1, art.13 Decreto Liquidità.

Il documento si articola in 8 pagine.

Qui vengono presentate a beneficio dell’utenza tutte le parti del documento.

E’ in corso di discussione (il documento è in circolazione da ieri sera, oggi è il 15 aprile mattino) se i liberi professionisti siano piccola impresa.

La iniziale linea di tendenza è negativa per i professionisti. Serve, ai fini di questo finanziamento l’IMPRESA che non comporta necessariamente personale assunto, ma il titolo d’imprenditore.

Il TITOLO NECESSARIO E’ QUELLO D’IMPRENDITORE, OVVERO DI UN PERSONAGGIO SOGGETTO A FALLIMENTO.

Serve aggiungere però che al momento: giornata odierna, s’intrecciato una giungla di precisazioni e controindicazioni difficili da seguire.

Nel caso il libero professionista sia equiparato all’imprenditore IN QUESTO AIUTO CONTRO LA POLMONITE CINESE, anch’egli avrà il 25% del suo fatturato 2019. Mi spiego.

Nel caso potessero anche i professionisti, colui che ha dichiarato nel 2019 40.000 potrà ricevere il 25% di quell’importo pari a 10mila euro.

OVVIAMENTE, per i liberi professionisti, IL CONSIGLIO E’ QUELLO DI PRESENTARE COMUNQUE LA RICHIESTA, MALE CHE VADA VERRA’ RESPINTA.

Il Sole 24 Ore di oggi ci spiega che i beneficiari sono imprese con almeno 100mila di fatturato e attive dal 1.1.2019

Sulla questione dei 25mila euro la CATTIVA COMUNICAZIONE GOVERNATIVA COLPISCE ANCORA.

Infatti l’idea di dare 25mila euro corrisponde al 25% di un fatturato minimo di 100mila euro.

Chi non ha i 100mila euro di fatturato riceverà in proporzione il 25% del suo fatturato!

Ecco come collocare il concetto di 25mila euro, alias 25%.

Queste informazioni non sono deducibili dal modulo qui allegato, ma dal testo del Decreto liquidità che va letto e interpretato.

In altro articolo che qui sarà successivamente pubblicato si entrerà nel maggiore dettaglio distinguendo (se specificato dal Decreto) tra libero professionista e imprenditore.

Nel frattempo per chi è inequivocabilmente IMPRESA il modulo è qui disposizione.

La grande scommessa con questo allegato 4 bis è il tempo, sperando che possa essere recepito nell’arco di pochi giorni.

Passando ad altro tema scottante in questo momento l’INPS sta selezionando tra i 4 milioni di domande pervenute sui 600 euro.

Il problema sui “600 euro” nasce dalla tipologia di domande presentate dove sono stati trovati anche i pensionati (che godono di pensione!)

In questo tipo (pensionato) è palese che i 600 euro non vadano elargiti.

Tornando sull’allegato 4 bis ci saranno problemi che al momento non è possibile quantificare.

Ecco il frontespizio da presentare in banca o appoggiarsi a COFIDI.

Giunge notizia di professionisti che svolgono la pratica per 500 euro, MA IL CONSIGLIO E’ DI PRESENTARE DIRETTAMENTE IN BANCA LA RICHIESTA.

DETTO IN TERMINI PIU’ CHIARI IL CONSIGLIO E’ DI NON APPOGGIARSI A CHI SVOLGE QUESTO SERVIZIO A PAGAMENTO.

L’allegato 4 bis appare di semplice elaborazione. Si presti attenzione alla pagina 2 dove sono richieste delle pre-condizioni che non vanno spuntate e basta; ecco dove il consiglio del commercialista di fiducia è saggio.

pagina 1

a seguire

pagina due dove è saggio leggere con attenzione
pagina 3
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