Un saluto a un “amico”, una persona che ha caratterizzato tutta la mia vita. Non ho mai incontrato Henry Kissinger, seguito una sua conferenza o trovato nello stesso posto dove potesse esserci anche lui. Ho letto, in compenso tutto quello che ha scritto. Misuro il mondo nei termini che lui ha disegnato e seguo le Sue gesta dai tempi di quand’ero bimbo. In pratica ricordo tutto della vita politica di Kissinger. Oggi è morto, ma non muore affatto il ricordo e l’affetto che gli dedico.

Spiegata la riconoscenza che nutro per l’operato di Kissinger al servizio dell’Occidente, ora però entriamo nel dettaglio. Il consigliere della Casa Bianca per 14 presidenze rappresenta UN OTTIMO PENSIERO MAL APPLICATO.

L’idea sulla Cina fu geniale per uscire dal Vietnam e “tagliare l’erba sotto i piedi ai russi” ma ha poi generato un nuovo nemico: la Cina comunista quella con capitale Pechino.

Mentre la Cina nazionalista, quella di Formosa-Taiwan non crea problema a nessuno ed è perfettamente compatibile con il resto del mondo, la Cina comunista non lo è.

Kissinger s’è illuso che l’economia fosse più importante rispetto alla politica. Con quest’idea è stata costruita la globalizzazione che è quindi fallita con il 2020.

Un altro punto critico e quindi di fallimento della globalizzazione è stato basare il sistema sul prezzo più basso. Ovvero “incaponirsi” che l’economia sia sovrana rispetto alla politica. Questo Henry Kissinger non l’ha mai detto, ma applicato. Ecco il dramma che coinvolge questo grande Uomo. L’aver fatto cose che non corrispondono a quelle che ha detto. Ci sono forse 2 Kissinger nello stesso personaggio? SI.

Il Kissinger che esorta l’Occidente e fonda la Cina moderna divenuta nostro nemico militare e politico; una contraddizione!

Un saluto al principe delle belle idee mal applicate. Sulla scia di queste idee c’è anche l’Unione Europea e la moneta unica, altri concetti validi, ma fallimentari di cui il buon Kissinger non centra nulla.