Un addio a Forza Italia dopo tanti anni di voto. Si, alla fine, ma è anche giusto così nella vita, l’esodo da Forza Italia è necessario. Ciò che divide è l’opposta visione nei confronti dell’Unione Europa. Forza Italia sostiene la Ue, almeno per com’è considerata adesso e io ne auspico la chiusura, ovvero a fine dell’Unione Europa come entità politica.

Desiderando votare un partito che è contro la Ue (per quanto ci si trovi all’interno di votazioni europee!!) l’esodo da Forza Italia è obbligato.

Ora nasce un altro problema.

Lasciata Forza Italia (lasciare è sempre facile) dove andare? Chi in Italia sa esprimere una genuina ostilità all’Unione Europea?

E’ stato più volte scritto che la Ue rappresenta un successo economico (da preservare) e un fallimento politico da chiudere insieme alla comunità monetaria con la divisa comune. Quindi chiudere la Ue non vuol dire “spaccare tutto”, ma concludere l’esperienza politica aperta con il Trattato di Lisbona del 2007.

A questo proposito si rammentano due brillanti studi che demoliscono completamente la stessa idea di politica comunitaria:

Da segnalare quanto autorevolmente pubblicato nella rivista “Costituzionalismo”, tomo I, articolo intitolato “Il fallimento della costituzione europea. Note a margine del trattato di Lisbona” pubblicato da Claudio De Fiores; la sintesi è:

A: scandalizzati dalla mancata approvazione del progetto di Costituzione Europa, s’è deciso nel trattato di Lisbona di NON porre più al vaglio degli elettori alcun documento comunitario e di limitarne l’approvazione al solo parlamento;

B: di lanciare la comunità europea, indipendente dal favore o meno della popolazione e di dargli una forte impronta burocratica;

C: i tre passaggi comunitari da imporre agli europei, anche se non capiti e graditi dai cittadini, sono sul piano militare-giuridico ed ecologico.

Con queste premesse, se fossero note a tutti, chi la vota più la Ue?

Un addio a ogni cosa sia comunitario diventa così naturale.