Trump-Brexit rappresentano parti identiche di uno stesso modello interpretativo. Cosa vuol dire? E’ semplice! L’Inghilterra sta per diventare il port of entry delle merci Ue negli Usa. Ne conseguono dazi britannici e statunitensi.
Questa prospettiva è stata descritta diverse volte in queste pagine WEB considerandola lo scenario più congruo alla realtà. Vediamo nel dettaglio.
La Ue si comporta come una divorziata isterica, assatanata e vendicativa, che cerca negli alimenti la soluzione al fallimento coniugale. Ridotti a questo livello è difficile che si possano immaginare soluzioni intelligenti.
La pretesa di un compenso alla Ue per permettere all’Inghilterra di tornare libera, è assurdo. Giustamente il Parlamento ha più volte detto NO al ricatto Ue. Non potrebbe essere altrimenti.
La vertenza Ue-UK è comunque indicativa di un malsano comportamento della Comunità europea verso i suoi stessi adepti. Ritornano in mente ricatti già consumati verso la Grecia. Con la differenza che i greci si sono piegati mentre gli inglesi non sono intenzionati a farlo!
In una situazione da ricatto della Ue verso la UK resta l’alleato (potente) americano. In effetti chi è più unito e forte tra la Ue e gli Usa? Non ci sono dubbi!
Il progetto è semplice. Tutte le merci Ue dirette verso gli Usa dovranno transitare per il territorio britannico e lì tassate con dazi inglesi.
I britannici verificheranno la compatibilità dei prodotti Ue con la normativa statunitense incassando anche il dazio americano. Da quel momento in poi i beni potranno proseguire dal porto britannico a quelli statunitensi senza altri controlli o dazi.
Ecco come Trump-Brexit si uniscono armoniosamente in un’unica strategia di cooperazione all’interno del medesimo assetto culturale e di valori.
Da questo esempio non può che nascere una nuova visione del mondo opposta alla confusione da globalizzazione. Nascono (tornano) le relazioni bilaterali a posto di quelle confuse tra tutti.
Trump-Brexit come apertura verso il nuovo mondo.