Tecnica di vendita nel condizionamento del cliente. Significa portare le famiglie ad arredare la casa più volte nello stesso anno seguendo le mode. Halloween, Natale e altre festività. Taccuino americano 2017.

Tecnica di vendita nel condizionamento delle scelte del cliente. Il meccanismo di consumo statunitenste è riuscito ad imporre, tra i molti aspetti, degli “obblighi di consumo” nelle famiglie. Si conferma il concetto di consumo come arma sociale, già analizzato dalla Zolberg nel 1896.

Per essere più chiari, le famiglie americane sono indotte continuamente a completare l’arredamento casalingo. Il non farlo le espone a una carenza d’immagine sociale. Questo meccanismo produce ampi fatturati “sul nulla” da parte delle imprese. Significa produrre degli oggetti d’arredo che poi vanno distrutti o considerati obsoleti per la stagione successiva. Certamente non tutto. Solitamente il 25% dell’arredo è sostituito ogni anno.

In questo modo si replica l’atto di consumo. Un danno per le famiglie, una fortuna per le aziende. Ecco perchè si parla di tecnica di vendita nel condizionamento verso il consumatore.

Halloween, Natale, Thanksgiving, Pasqua, il nuovo anno, San Valentino, San Patrizio (17 marzo – east coast), il 4 luglio, i compleanni e gli anniversari. Si parla di 10-12-15 eventi all’anno. Immaginando una spesa media di 200 dollari per ogni occasione si percepisce il peso economico sul bilancio delle famiglie. Perchè accade questo, com’è stato possibile?

La parola passa alla sociologia dei consumi. Ecco confermata l’importanza di un sociologo in azienda che si affianchi all’ufficio marketing. La differenza tra sociologia e marketing è abbissale.

Il marketing rileva il comportamento dei consumatori, cercando d’imporre il bene prodotto dall’azienda attraverso la pubblicità. Al contrario il sociologo studia il mercato introducendo l’impresa verso i consumatori. Sono due direzioni opposte e integrabili.

La tecnica di vendita con condizionamento avviene quando il prodotto è culturale. Mi spiego. il possesso del bene non rientra più nel solo “consumo” ma diventa simbolo. Quel “ti amo” come “penso alla casa e a tutta la famiglia” deve emergere come messaggio subliminare dall’uso del bene acquistato.

Il bene privo di messaggio non può far parte del condizionamento nel consumo.