Sulle cause della guerra civile americana si dipana l’intero capitolo quattro del testo da 1.400 pagine di Raimondo Luraghi considerato il più importante autore italiano sull’argomento.

L’autore smonta la storia rituale che alla base dello scontro ci siano stati motivazioni razziali: schiavismo si o no. Quest’aspetto viene considerato la copertina (meglio detto come cortina fumogena) a una differenza più profonda.

Il nord e il sud americano erano due nazioni diverse tra loro.

La linea Mason e Dixon ha separato mondi diversi, ma non è questo il motivo che giustifica la presente relazione; sarebbe troppo poco e anche scontato. Il punto è un altro e molto più attuale quanto strategico.

Il Sud si trovò a difendere, suo malgrado, la schiavitù pur non credendoci. Ecco il punto, perchè?

Sulle cause alla Guerra Civile americana si apre così una riflessione psicologica e sociologica, che pone di lato l’intera questione razziale per esplorare i meccanismi d’incastro nei quali spesso ci troviamo tuttora noi stessi ogni giorno.

Luraghi scrive a pagina 96: così i meridionali commisero il grande errore storico d’impegnare la lotta su di un terreno che era loro quanto mai sfavorevole, di lasciarsi ridurre a difendere un’istituzione come la schiavitù la quale, prima ancora che immorale, era antieconomica e sostanzialmente morta.

Il vero motivo di contrapposizione al Nord da parte suddista fu la reazione alla vita nella società industriale. Alla povertà del proletariato. A una vita fatta per lavorare piegandosi al dio Denaro. Per quella fretta e fuggi-fuggi non concepibile al sud. Contro il pragmatismo tutto americano.

Il Sud voleva restare agricolo di nome e di fatto.

Al Nord invece si disse che si va in guerra insieme, si torna dalla guerra insieme, si vince e gode della vittoria insieme. Chi ha ragione e torto? In tutta onestà non so dirlo.

Certamente la Nazione unita ha contato di più nella storia che divisa e questo è un fatto. Probabilmente il prezzo da pagare per avere un ruolo nella Storia del mondo è stato pagato nella guerra civile. Una guerra però non fraticida perchè tra il sud e il nord c’era solo la lingua in comune.