Rod, return on debt, ovvero onerosità del capitale di debito.
Il Rod è un indice aziendale di bilancio spesso e volentieri “trascurato” dagli studenti. Al contrario la sua importanza è cruciale per capire se il Roi è “adeguato”. Mi spiego meglio. Il Roi indica il tasso di rendimento di tutte le tipologie di capitale investite nell’impresa. Tale valore è buono o cattivo? Per rispondere alla domanda serve il return on debt.
Si rammenta al lettore che il Roe e il Roi sono stati già esaminati in precedenti studi qui pubblicati. E’ saggio procedere nella lettura dei testi in forma progressiva anziché saltare da un argomento all’altro.
Come indicato nella grafica in copertina, il return on debt viene espresso da una divisione (appunto è un indice). Questo rapporto vede al numeratore gli oneri finanziari (Of) e al denominatore il capitale di terzi (Ct). La prima voce è rintracciabile nel conto economico in C17. Nello Stato Patrimoniale emerge il Capitale di terzi. L’indicazione C17 indica come il Conto Economico a scalare sia strutturato (basta aprire il Codice Civile per capirlo all’articolo 2425). Nello specifico in A il fatturato e le voci attive mentre in B i costi.
Tornando al valore del Rod, pregasi esaminare una seconda grafica qui allegata. La comprensione del rapporto che lega il Roi con il return on debt dovrebbe essere immediata. Ancora una volta spunta l’EFFETTO LEVA che già è stato accennato discutendo di Roi. Su questo argomento, l’EFETTO LEVA, si dovrà scrivere uno studio a parte. Certamente rispetto al primo accenno, discutendo di Roi, ora con la conoscenza del Rod il quadro inizia a completarsi.