Responsabilità fatto altrui è un argomento che rientra nel diritto privato precisamente nel contesto delle OBBLIGAZIONI. Le obbligazioni sono oggetto di studio del libro IV° del Codice Civile.

Spesso gli studenti parlano d’obbligazione e contratto come se fossero sinonimi; è un errore. Il genitore è obbligato verso i figli non in forza di un contratto, ma per senso morale. Basta quest’esempio a distinguere quanto è statuito in una carta contrattale da un obbligo morale. Ne consegue che nel diritto c’è prima l’aspetto MORALE e solo a seguire quello ORGANIZZATO IN UNA CARTA CONTRATTUALE.

Da queste brevi considerazioni ogni testo di diritto pubblico esordisce con le obbligazioni. Significa che le argomentazioni sono così strutturate:

  • un rapporto obbligatorio; definizione.
  • gli elementi del rapporto obbligatorio;
  • la modificazione dei soggetti dell’obbligazione;
  • l’estinzione dell’obbligazione. A seguire l’inadempimento e la mora quindi la responsabilità patrimoniale del debitore.

Inquadrato il tema si passa al contratto con tutte le sue articolazioni.

La responsabilità fatto altrui cerca un responsabile che è sempre specifica nel penale. Infatti per l’ambito penale si parla di responsabilità diretta. Nel contesto civile invece, esordisce anche la responsabilità indiretta, che non è di chi ha commesso il fatto. E’ indiretta quella responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare, ma non l’ha fatto. Il riferimento corre ai genitori verso i figli oppure al docente con gli studenti. Queste “terze” figure hanno un dovere di controllo al di fuori del quale la mancata vigilanza, in caso di danno ad altri, include nella responsabilità al rimborso.

Chiarito il contesto è sano riferirsi al TITOLO IX del libro IV° del Codice Civile,”dei fatti illeciti”. Gli articoli sono diversi. Il 2046 se cosciente o meno delle azioni. Quindi l’articolo 2047 per incapaci, il 2048 per i minori e insegnanti e 2049 per imprenditori.

Oltre questa classificazione è importante notare come la più recente giurisprudenza attraverso le sentenze di Cassazione ha allargato le categorie. Dalle 4 del Codice Civile si passa a 7 in tutto.

Con gli appunti che seguono è possibile risalire alla complessità e completezza dell’argomento.