Quelli che non sono vaccinati per “convinzione” come vanno giudicati?

Tanto per cominciare il giudizio c’è e viene espresso senza se/ma. Un giudizio che s’oppone alla solita frase di comodo: “non mi puoi giudicare“. Il saper giudicare è atto di maturità e noi tutti abbiamo la necessità di capire per poterci orientare. Il giudizio è un orientamento, la traccia che ci permette di poterci muovere nella vita.

Chiarito che tutto si giudica senza alcun ritegno, ora è il turno di gente che, in era pandemica, rifiuta il vaccino. Chi sono queste persone?

La patologia comportamentale del non vaccinato va esaminata su due livelli:

Il primo è “esibizionistico”. Una persona a minore o basso livello culturale, ricerca “un qualcosa da dire che soddisfi la sua necessità esibizionistica”. Uno che non sa che dire, finalmente ora può “aprire bocca” balbettando qualcosa, ritrovandosi al centro dell’attenzione collettiva (il che è esattamente quello che desidera). Il non vaccinato per scelta è patologicamente affetto da esibizionismo maniacale.

Il secondo passaggio è decisamente più grave: il fallimento del sistema scolastico ed universitario. Espresso in termini più diretti e crudeli, che fine hanno fatto gli ingenti investimenti da 6.900 euro all’anno spesi sui nostri figli che adulti “rifiutano” il vaccino per puro esibizionismo? Perchè abbiamo un “popolo” di semi analfabeti in età iper moderna? Come addebitare alla Scuola, ai presidi e al corpo docente, la responsabilità del fallimento?

Come comportasi con gli immaturi esibizionisti? Semplice, è necessario farli cucinare nel loro brodo.

In pratica negare l’assistenza sanitaria gratuita a chi non si vaccina. Non è finita.

Licenziare chi pretende di lavorare, non rispettando le condizioni di sicurezza personali e collettive minime, in era pandemica.

In realtà questi soggetti dovrebbero pagare anche più tasse per i danni arrecati alla comunità con un +3 o anche +5% di peso fiscale quale danno volutamente procurato.

Quanto qui scritto rappresentano idee per gestire l’immaturità sociale per quelli che s’estraniano alla civiltà.