Non bilanciante è il nome di questo esame che si è svolto in Cattolica a Milano il 31 gennaio scorso (2022).

Il problema è che non bilancia già come dati di partenza, ovvero nell’enunciato (il testo); alla data del 30 giugno non quadrano i conti che vengono indicati dal tema. Non quadrando, ne consegue che anche le successive scritture non porteranno a nulla, se non a un successivo sbilanciamento. Di che stiamo parlando?

Un esercizio, in particolare un esame universitario, in linea di massima (è il secondo caso che accade) è bilanciante.

Vuol dire che si consegna a uno studente un insieme di conti che quadra.

Tradotto, vuol dire che l’utile o la perdita, che si riscontra nel Conto Economico è lo stesso che si rileva nello Stato Patrimoniale alla data precedente il 31.12 In questo caso al 30 giugno. Con questa base di partenza, lo studente procede nello svolgere le successive operazioni e quadra alla fine con un nuovo utile o perdita. Questa procedura è quella seguita negli ultimi decenni per l’esame di Ragioneria, oggi chiamato con variopinte definizioni: economia aziendale, metodologia etc..

Alla norma e alle regole della Ragioneria, oggi c’è una variante: si chiama enunciato non bilanciante.

E’ una novità non concettuale o didattica, ma un semplice errore di scrittura, ne più ne meno. Un errore però che non consente di concludere correttamente l’esame.

Probabilmente supererà l’esame chi avrà fatto meno errori, ma non certamente chi lo quadra, perchè ciò non è possibile.

Sono state viste delle quadrature forzate di alcuni studenti, ma sono errate. Lo sono per svariati motivi, non ultimo non aver eseguito il corretto “Riepilogo mastri”.

A seguire i diversi passaggi nello svolgimento del compito a beneficio di chiunque sia; studiosi, ricercatori, cultori e studenti.

Per ultimo va rilevato che in effetti nell’enunciato non è indicata una situazione bilanciante. Il docente, genericamente consegna un piano dei conti senza specificare che bilanci o no. Il problema però non cambia; lo studente non riesce a bilanciare l’esercizio.

Prego s’osservino i diversi passaggi: buon studio.