Post globalizzazione

Una nuova era. Brexit, Donald Trump e la caduta del golpista renzi aprono una nuova stagione in Occidente. Non si sa ancora se sarà meglio o peggio, certamente è destinata ad essere diversa. La post globalizzazione la si vuole con:

  • maggiore industrializzazione;

  • minore tassazione. Quindi una ricerca dello sviluppo (il PIL) tramite l’economia e la manifattura. Al contrario nella Ue e in Italia al momento lo sviluppo è di natura fiscale opprimendo il contribuente (vedi il cosiddetto decreto “salva italia”)

  • minore disoccupazione. Quanta disoccupazione tollera la democrazia? E’ un quesito che la globalizzazione non ha mai voluto affrontare! 

  • minore immigrazione. La globalizzazione ha cercato d’abbattere le barrire culturali per allargare la base di consumo. Non ha funzionato. Oggi è necessario prendere coscienza che le 9 culture esistono ancora e tali resteranno per altri secoli. Il punto non è far convergere tutti in una nuova dimensione, magari virtuale, come è stato tentato. Al contrario vanno accettate le differenze che potrebbero anche non essere conciliabili. Ad esempio il ruolo della donna nella società. Eventuali evoluzioni non potranno essere “importate” dall’Occidente, bensì maturate dal genere femminile di quella civiltà. Questa è cultura! Un ragionamento di questo tipo porta anche a considerare diversamente l’immigrazione. In una fase di post globalizzazione l’immigrato non viene in Occidente; lo si aiuta nel suo paese. 

Tutto quanto qui indicato è perfettamente al contrario degli intendimenti dell’ex governo renzi. Non solo, ma non è più condiviso nella stessa Unione Europea. Ecco perchè entrambi stanno scomparendo. Una realtà si eclissa quando non è più adeguata. Il guaio è che spesso è difficile capire quando è il caso di uscire di scena. L’Unione Europea è incapace d’evolversi e trasformarsi. Non solo. Il governo renzi non ha assolutamente capito nulla dell’Italia. Si conferma come sia necessaria una preparazione per governare la Nazione. Il governo renzi è stato un esecutivo di mocciosi inadeguati al ruolo.