La gestione del segreto nel museo aeronautico recuperando aerei. Il direttore di uno dei 2 musei in Chino oppone il segreto all’intervista.

La gestione del segreto esiste anche nel museo aeronautico, recuperando rottami per farli rullare sulla pista. In pratica è quanto dimostra, nei fatti, il direttore del museo Yanks che si trova in Chino (Ca); uno dei 2 musei esistenti. Entrambi gli Enti sono impegnati nel recupero di vecchi aerei per portarli sulla linea di volo.

Il segreto consiste nel non rivelare un approssimativo rapporto tra costi e gestione del recupero del mezzo. Ad esempio un caccia del secondo conflitto quanto costa da rottame a rullare sulla pista?

La Signora Christen Wright conferma come il museo che dirige sia impegnato dagli anni Settanta nel restauro operativo degli aerei. Lamenta una carenza di fondi, specificando come uno Spitfire costi, da rottame ad aereo, fino a 2 milioni di dollari. La Signora, spiega che il vero impegno del museo non è nel recuperare “rottami”, quanto aerei in buone condizioni da restaurare.

La posizione, ridiga, del direttore Wright non è confermata dall’altro museo esistente in Chino e in Palm Desert dove l’accoglienza è molto calda. Senza storia è il contatto con il museo aereo di March e di Tucson perchè sono realtà statiche, ovvero non hanno aerei che volano.

In effetti qui serve praticare una grande differenza tra musei aerei: quelli dove gli aerei sono restaurati e volano, da quelli statici. E’ chiaro che l’interesse si rivolge verso quelli dotati di officina di ripazione.

Che strano constatare come il biglietto d’ingresso sia più elevato dove gli aerei non volano!

Il rapporto di prezzo è di 15-20 dollari dove non si vola, rispetto agli 8-10 dove i veivoli rullano sulla pista!

Comunque la vera sopresa nel visitare i diversi musei, intervistando i direttori, è la scoperta del segreto. C’è da considerare anche questo aspetto: la gestione del segreto nella gestione del recupero degli aerei storici. Putroppo in Italia, come in Europa, non siamo ancora giunti a questo livello di sofisticatezza. Che l’America sia più avanti di noi?