Incapaci d’ammettere la colpa sono gli immaturi. Sbagliare accade e forse sono più le volte dove si sbaglia che cogliere la soluzione esatta.

Lo spunto a questa riflessione emerge dal comportamento dei genitori romani alle figlie recentemente morte in un incidente stradale.

Nella notte fonda (che ci fanno due ragazze in giro all’una del mattino per Roma?) in curva, senza adeguata illuminazione, fuori dalle strisce pedonali, con il verde per le auto, due figliole, in piena incoscienza, attraversano la strada.

Di fronte a un fatto del genere c’è da stendere un velo pietoso sulle vittime, sia quelle decedute sia quelle ancora vive.

Entrambe le vittime, chi morto biologicamente e chi morto moralmente, sono però incapaci di riconoscere la propria colpa.

Chi semi ubriaco alla guida con un’auto troppo potente per l’età, chi in totale immaturità nell’uso della vita (attraversando la strada come sopra indicato) restano attaccati alla colpa altri TRANNE LA PROPRIA.

Un pessimo esempio di vita vissuta male emerge dalla tragedia.

Perchè abbiamo figli alla deriva che di notte vagano per la città impasticcati, sbronzi, tossici e drogati, perchè i genitori non sono intervenuti?

I figli sono morti? La domanda che mi pongo come padre è un’altra: i genitori hanno svolto le loro funzioni d’istituto educando la prole?

So perfettamente che criticare è facile, ma qui la critica parte come genitori e non sociologo o teorico o studioso.

E’ stato spiegato, ad esempio, ai figli che per svolgere la maturità devono studiare 5 ore al giorno oltre quelle scolastiche?

Qualcuno ha forse spiegato a questi ragazzi che per sostenere, proseguendo l’esempio, un esame di microeconomia servono 500 ore di studio (4 mesi)? Sono solo esempi che nessuno vuole capire.

In compenso abbiamo anche i corsi universitari in lingua straniera (specificatamente in inglese) che hanno fortemente ridotto il programma di studio rispetto i corrispondenti corsi in lingua nazionale.

In pratica abbiamo dei corsi a cultura incompleta tenuti in lingua straniera nei nostri atenei, Cattolica come Bocconi, Milano come Roma.

Sull’essere incapaci la riflessione si sposta a chi ha progettato un aereo con difetti di produzione non modificati nei collaudi (Boeing MAX 737).

Signori che cosa sta accedendo, perchè siamo soffocati da immaturità, superficialità e da incapaci, genitori compresi?