Il Sole 24 Ore si conferma come quotidiano di parte quindi non affidabile. A carico dello stesso giornalista è stato già pubblicato uno studio di correzione visibile al seguente riferimento: https://www.giovannicarlini.com/il-sole-24-ore-e-le-notizie-manipolate-fake-news/

Mentre nel precedente studio, la contestazione si è concentrata sul voluto errore di conteggio (nonostante fosse mostrata la tabella dei dati) sui favorevoli/sfavorevoli alla moneta unica, ora la correzione s’impone su un altro passaggio importante: le possibili elezioni politiche anticipate.

Il giornalista, Roberto D’Allimonte, ancora una volta esprime punto di vista del tutto personale nella valutazione di dati oggettivi. Si tratta di un difetto che è molto comune nel quotidiano il Sole 24 Ore. Non so se questo modo di raccontare la realtà sia presente negli altri quotidiani, ma è possibile.

Infatti il motivo per cui non vengono letti il Corriere della Sera, Repubblica e quotidiani di cronaca, è per la voluta parzialità delle loro opinioni. Le cosiddette “fake news“, che in italiano chiamiamo notizie false, sono fabricate dai giornali, quegli stessi che cercano di chiudere il libero pensiero espresso dai cittadini. A patto che questo pensiero sia rispettoso della dignità verso il “criticato”, perchè considerare la notizia falsa? Oppure l’analisi di una certa situazione perchè considerarla falsa solo perchè proviene da una testa pensante anzichè la Redazione pilotata di un quotidiano?

Comunque, per evitare di leggere il pensiero personale del giornalista, anzichè la notizia nuda e cruda, ci si rivolge al il Sole 24 Ore.

Nonostante quest’intenzione però spuntano fuori articoli scritti alla D’Allimonte maniera.

Qual’è il problema stavolta?

Nell’articolo pubblicato sul Il Sole 24 Ore a pagina 15 dal titolo “Elezioni prima del 2023? I numeri dicono di no” l’articolista svolge un suo ragionamento apprezzabile e condivisibile fino a un certo punto. (E’ sempre la coda che brucia tutto il sistema). Il quotidiano afferma che le elezioni politiche anticipate non sarebbero spiegabili agli italiani che non capirebbero perchè sostituire il Conte. Testualmente scritto: “Lasciamo perdere che una crisi in piena pandemia, che miri a sostuire un primo ministro che tutto sommato gode ancora di un discreto grado di fiducia, sarebbe incomprensibile per una buona fetta dell’elettorato.

Questo pensiero, così riportato è UN PUNTO DI VISTA PERSONALE DELL’ARTICOLISTA NON UN’ANALISI OGGETTIVA DELLA VICENDA!

La realtà, che il “giornalista” non scrive, è che il Conte non è stato eletto da nessuno! Certamente non c’è bisogno di rammentare un colpo di stato, ma neppure dar per scontato che un abuso diventi norma. Ecco il problema!

Il giornale e l’articolista lasciano passare come dato per scontato un colpo di stato.

Siamo in presenza di un Governo diretto da un soggetto privo sia di legittimità politica (non eletto) sia istituzionale (non risponde a nessuno del suo operato come responsabilità). Affermare che “gli italiani non capirebbero” vuol dire riconoscere un senso e una legittimità a chi non l’ha.

Il Sole 24 Ore si presta ad una lettura dei fatti di parte, perdendo la sua missione d’informazione il che non è pilotare la sensibilità nazionale, ma informarla!

Il Capo dello Stato ha l’autorità concessa dalla Costituzione di scegliere anche il macellaio all’angolo, sotto il Quirinale, come Capo dell’Esecutivo. E’ vero! Tale scelta, se non sostenuta da un’investitura e legittimità politica, derivante dal voto popolare (se siamo in democrazia) non può che andare oltre all’indurre nuove elezioni. Quindi il “macellaio dell’angolo sotto il Quirinale” viene eletto in carica a Capo del Governo, ma per predisporre nuove elezioni affinché la democrazia celebri il suo corso. Una deviazione da questi principi si chiama colpo di stato ed è quanto commesso dal Napolitano (2011) e Mattarella.

In questo contesto vengono chiamati il Napolitano e il Mattarella i due precedenti Capi di Stato, per sottolineare quel passaggio processuale per attentato alla Costituzione che attualmente manca.

Il Sole 24 Ore dimentica e contribuisce a che si dimentichi quanto l’attuale Capo del Governo non è chiamato a rispondere a nessuna responsabilità. Quando avrà finalmente “finito”, il Conte, si alzerà e se ne andrà, senza rendere il conto a nessuno non essendo altro che nessuno sul piano istituzionale e della responsabilità politica.

Possiamo ancora affidarci e leggere il Sole 24 Ore?