Il Sole 24 e le notizie manipolate, quelle che in lingua straniera sono chiamate “fake news”. In Italia abbiamo volutamente dimenticato l’italiano per abbracciare espressioni straniere come “lookdown, task force” e altre cretinate. Inutile ribadire che si chiama chiusura delle attività o gruppo d’impatto; questa è la traduzione nazionale delle parole straniere già indicate.

Oltre questa premessa, si considerano notizie manipolate tutte quelle che non provengono dagli organi di stampa.

Però questi “organi” quali stampa e Rai sono normalmente di parte. Quindi?

La campagna contro le notizie manipolate rappresenta in realtà il tentativo di una parte di prevalere sull’altra. Lo Stato contro il cittadino, il partito di Governo contro la spontaneità espressiva delle persone. Ovviamente questa spontaneità non può essere vilipendio e turpiloquio. Fatto salvo il diritto a non offendere gli altri è sano che in democrazia ci sia libertà d’espressione.

Liquidata la scemata della notizia manipolata, quale atto di controllo delle informazioni da parte della stampa e del Governo, a volte saltano fuori delle vere bestialità.

L’ultima tra le volute manipolazioni è quella del Sole 24 Ore in data 17 novembre 2020 a pagina 9.

Come al solito, per ordine di fazione, il quotidiano deve assolutamente considerare la moneta unica come l’unica scelta possibile. Non è previsto alcun dibattito o dubbio. Del genere “credere, vincere, obbedire” spunta fuori l’articolo “Effetto ….risale al 63% il consenso degli italiani per l’euro”. 

Un articolo di questo tipo è completato da una tabella (qui indicata nell’immagine riportata nel testo).

Guardando bene questa tabella emerge una situazione completamente rovesciata rispetto a quello che si scrive nell’articolo a firma di Roberto D’Allimonte.

Alla faccia della notizia manipolata!

Osservando i dati pubblicati dallo stesso quotidiano nel corpo dell’articolo emerge che:

  • profondamente negativi all’euro:  7%
  • non si sanno esprimere               15%
  • poco in accordo con l’euro         15%

Il totale è pari al 37%

A seguire un 35% compatto nel credere e obbedire a favore della moneta unica e comunque minoritario rispetto al primo che vale il 37%.

Chiude la statistica un 28% abbastanza in accordo con l’euro.

Alla faccia dell’alto consenso verso quella bestialità che rappresenta la moneta unica per il benessere delle popolazioni!

Dai dati emergono 3 blocchi: un 37% in dubbio/no, un 35 per il si e un 28% terra di conquista tra una fazione e l’altra.

Il Sole 24 Ore e le notizie manipolate si completa di un’altro esempio negativo per la credibilità della testata che si conferma di parte.