Il costo di officina, nel riparare rottami per farli volare, nel bilancio del museo aeronautico, è al 15%

Il costo di officina, in un museo o aereo club, per riparare aerei e farli volare, è corretto che resti nell’ambito del 15% del bilancio dell’Ente. Si tratta di un’indicazione che emerge da apposita intervista svolta verso i direttori dei quattro musei aeronautici che si sviluppano tra Chino e Palm Desert.

I musei aeronautici nell’area Chino-March-Palm Desert sono 4, due in Chino e il resto a March e Palm Desert. Che effettuano riparazioni con cannibalizzazione sono 3, mentre a March solo mantenimento. Inoltre gli aerei di March non volano a differenza degli altri. Ne consegue che il costo di officina per March è ridotto.

E’ chiaro che le sottoscrizioni e donazioni, per il restauro degli aerei, non fanno parte del costo di officina puro. Queste azioni, che sono prevalenti per un’officina aerea, comportano una contabilità a parte, estranea alla gestione del museo vero e proprio. Mi spiego. Mille persone hanno donato 300mila euro per un aereo? Ebbene quel denaro è contabilizzato per il singolo restaturo motivo per cui restano fuori dal bilancio dell’Ente.

Quando ho spiegato ai diversi direttori che in Sicilia, immersi in acqua ci sono diversi aerei americani, alleati e italiani recuperabili, si è acceso un certo interesse. Il punto è che sotto al mare siciliano ci sono degli americani che attendono di tornare a casa. In realtà, allargando il ragionamento, ci sono diversi equipaggi italiani che sono in mare e meritano di tornare a casa anche loro!

Nei prossimi giorni la stessa domanda verrà posta a Tucson (Az) presso il museo aeronautico di Pima dove però gli aerei esposti non volano.

Per completezza di ragionamento si mostra in questo articolo un Dauntless recuperato dal Lago Michigan dove è rimasto immerso per 50 anni. Ovviamente tra acqua dolce e salata c’è grande differenza.

Concludendo: facebook non può andare avanti mobilitando la comunità degli appassionati di aeronautica con il solo e appena “mi piace” sulle foto. L’appassionato è un passionale, patriota e curioso di storia e meccanica. Gente di questa qualità richiede un livello di coinvolgimento più evoluto rispetto al presente.

Cosa si propone? Semplice: troviamo un rottame italiano immerso, apriamo una sottoscrizione collettiva e riportiamo a casa i nostri equipaggi. Nessuno potrà donare una cifra superiore ai 25 euro. Serve un progetto, un museo o un aereo club, quindi un progetto di recupero e riabilitazione.

Quando si comincia?

I precedenti articoli sul tema hanno i seguenti link:

a) http://lnx.giovannicarlini.com/un-museo-che-sa-coinvolgere-e-insegnare-taccuino-americano-2018/

b) http://lnx.giovannicarlini.com/il-mio-metodo-per-insegnare-scomponendo-i-concetti/

c) http://lnx.giovannicarlini.com/appassionato-di-aeronautica-una-risorsa-per-la-nazione-studi-innovativi/

d) http://lnx.giovannicarlini.com/250mila-dollari-e-il-costo-per-far-volare-un-b17-da-rottame/

e) http://lnx.giovannicarlini.com/limpiego-di-over-70-nei-musei-aeronautici-americani/