Il corretto impiego del mezzo corazzato in contesti rurali come urbani, alla luce di quanto avvenuto in Ucraina negli ultimi 31 giorni di guerra, richiede un ulteriore chiarimento.

Francamente non si credeva fosse necessario questo punto sullo stato dell’arte del mezzo corazzato. La presunzione, solo 31 gg fa, era per un esercito (quello russo) maestro e leader nella manovra dei gruppi tattici corazzati in battaglia. Tale presunzione si è rivelata errata. I russi sono stati fortemente sopravvalutati nel passato più per ideologia che sostanza.

Nel secondo conflitto, l’Armata Rossa inflazionò il campo di battaglia con un’alta percentuale di carri armati da cui la vittoria. E’ probabile che i russi non avrebbero vinto contro i tedeschi se quest’ultimi avessero almeno mantenuto poco meno della parità tra mezzi impiegati.

Con tale rilettura della storia si pone ora, nuovamente, la domanda. Qual’è il corretto uso del mezzo corazzato in battaglia?

Ad oggi pare siano stati centrati con successo quasi 600 carri armati russi; sono tanti!

Ovviamente non ci si può che complimentare con gli ucraini per questo successo. Ogni carro russo come anche cinese in meno, distrutto, è un passo verso la serenità per tutti noi. Bravi ucraini!

Il corretto impiego del carro non può che essere, in battaglia, che considerato come UN SISTEMA d’arma.

Per sistema d’arma, vuol dire che non si può spingere i carri in avanscoperta: non sono delle campagnole!

L’esplorazione avanzata avviene solitamente con pattuglie a piedi, al massimo con mezzi ruotati o blindati (vedi l’italiano Centauro con canna da 120 mm). In esito alla ricognizione si sposta di conseguenza il gruppo tattico strutturato su mezzi corazzati e trasporto truppe (cingolati o ruotati).

Il carro non va lasciato mai solo!

Il carro armato dispiega la sua potenza insieme ai VTT (trasporto truppe) e alla fanteria in formazioni massicce a livello di battaglione (50 carri circa a cui aggiungere i 50 VTT e un battaglione di fanteria). Si forma così un nucleo corazzato che interagisce, ingaggia e combatte con il nemico.

Questo non è avvenuto in Ucraina da parte dell’esercito russo quindi le alte perdite subite ad oggi in uomini e mezzi. 

Si ringrazia la Signora Laura Canali per aver trasformato la geografia in arte.