Giugno 2011 – Rilevazioni di giugno su dati raccolti dalla Ucisap. Prof Carlini per l’industria degli stampi

CARICO DI LAVORO

A giugno 2011 in linea generale si rileva un incremento dell’orario medio settimanale per addetto, rispetto maggio, sia nel settore della lamiera che in quello della plastica, ma al contempo il carico di lavoro per entrambe le aree di rilevazione subisce dei bruschi cali. Nel dettaglio vengono così riepilogati i dati

Orario medio settimanale per addetto in attrezzeria – confronto su maggio 2011

Piccoli e medi stampi

Lamiera + 2,5% Plastica + 7,5%
Grandi stampi
Lamiera con nessuna variante Plastica + 10,97%

Carico di lavoro in settimane – confronto su maggio 2011

Piccoli e medi stampi

Lamiera – 37,5% Plastica – 13,33%

Grandi stampi

Lamiera – 31,25% Plastica – 10%

Analisi del dato

[/u]

Una situazione così rovesciata non è usuale e impone una lettura molto più attenta rispetto quella abituale. Qual è il vero dato tendenziale che interessa gli stampisti italiani? Senza ombra di dubbio, l’attenzione è concentrata sul carico di lavoro in settimane, che segnala il “fiato corto” della categoria. Si tratta di una tendenza destinata a consolidarsi nel prossimo futuro? I dati macroeconomici indicano, sia per la Germania che in tutto l’Occidente (includendo ovviamente gli Stati Uniti) una fase di stasi e contrazione per i prossimi 6 mesi rispetto ciò che si è conseguito nel 2010.

CONDIZIONI ATTUALI DEL MERCATO (-3,5% da maggio)

Qui vengono rilevati i dati tendenziali comunicati dai lettori all’Associazione Ucisap, per cui si profila una quadro che non è quello effettivo, ma il percepito a livello di sensazioni, che è sempre una filiazione della stagione che gli imprenditori stanno vivendo. Il rischio è che lo scollamento tra il reale e quanto immaginato, possa essere così clamorosamente grande, come in occasione del crollo nel 2008 che nessuno seppe prevederlo. Ne consegue che questa linea di tendenza, rilevata dall’utenza, va si presa in esame, ma se accompagnata e commentata dall’analista di mercato. Infatti al di là delle singole voci, che esaminate una per una, possono anche creare confusione, la tendenza di fondo è per un – 3,5% compatibile con un generalizzato rallentamento di tutto il sistema economico, causato dalla mancata soluzione del problema rilancio-perseveranza dalla disoccupazione. Ovvero si discute di ripresa/piccola ripresa/grande rilancio, ma non ci accorge del “macigno” che grava sui consumi: 2,1 milioni di italiani che non spendono perché disoccupati.

Preventivi – confronto con maggio 2011

Eccellente: compare in giugno, perché a maggio nessun imprenditore la segnalò. Per cui il 4,5% degli stampisti crede e rileva una eccellente ripresa dei preventivi in giugno;

Buono: anche il “buono” segna un forte progresso rispetto maggio crescendo del 19%. In questo modo come ormai noto, il 52% degli imprenditori di questo settore si dichiara ottimista.

Discreto: questa voce segna un – 20% per cui ora restano solo il 26% degli stampisti a ritenere discreta questa voce;

Cattivo: il “cattivo” si ridimensiona da maggio con un – 4,5% portando al 17,5% degli imprenditori i pessimisti;

Pessimo: non compare in giugno

Profitto – confronto con maggio 2011

Eccellente: si contrae del 2,5% attestando il peso dei super ottimisti al 4% degli imprenditori;

Buono: non compare in giugno;

Discreto: il gruppo si contrae del 5% per cui in giugno chi si dichiara “discreto” sono il 61%

Cattivo: i cattivi sono stabili crescendo del solo 1% attestando questo comparto al 22%

Pessimo: con preoccupazione gli stampisti pessimisti raddoppiano rispetto maggio, crescendo dello 6,5% il che porta il gruppo a valere il 13% degli imprenditori;

Consegne – confronto con maggio 2011

Eccellente: non compare in giugno;

Buono: cala del 7% per cui chi sente il mercato in questo modo ora vale il 13%

Discreto: qui la tendenza sale del 12% andando a definire un campione di risposte al 65%

Cattivo: questa tendenza cala del 5% per cui i pessimisti sono il 22% degli imprenditori;

Pessimo: non compare in giugno;

Ordini – confronto con maggio 2011

Eccellente: compare per la prima volta questa indicazione.
Gli ottimisti sono il 13% degli stampisti;

Buono: non compare in giugno;

Discreto: cala del 10% per cui chi indica in questo modo gli ordini è il 56,5% degli imprenditori;

Cattivo: questa indicazione cresce del 3,5% attestando il gruppo “cattivo” al 30,5%

Pessimo: non compare in giugno;

Prezzi di vendita – confronto con maggio 2011

Eccellente: compare in contrazione del 13% Oggi gli ottimisti sono il 4,5% degli operatori;

Buono: non compare in giugno;

Discreto: scende del 5% definendo questa tendenza al 48%

Cattivo: i cattivi qui crescono del 12% enucleando il gruppo al 39%

Pessimo: i pessimisti crescono del’1,5% facendo elevare il campione all’8,5%

PROSPETTIVE PER I PROSSIMI 6 MESI (- 52,5% da maggio)
Con un dato tendenziale di questo tipo, proiettato sui prossimi 6 mesi, ogni commento è superfluo.

Preventivi – confronto con maggio 2011

Incremento sostanziale: qui c’è una crescita del 5% che eleva tutto il gruppo al 26%

Incremento moderato: non compare in giugno;

Statico: scende dell’8% comportando una contrazione di questa linea di tendenza al 65%

Calo moderato: non rilevato in maggio, in giugno questa categoria di imprenditori vale il 6%

Calo sostanziale: non figura in giugno;

Ordini – confronto con maggio 2011

Incremento sostanziale: cresce del 6% elevando il gruppo al 26%

Incremento moderato: non compare in giugno;

Statico: qui c’è un calo. L’indicatore scende del 9,5% portando al ribasso la tendenza al 56,5% Si rammenta come sia centrale questa indicazione, perché in tutte le indagini il vero dato trainante è sempre quello collocato al centro delle estremità di rilevamento. Ovviamente una informazione di questo tipo spiega e anticipa come non ci siano buone prospettive per il resto del 2011.

Calo moderato: in conformità alla tendenza appena segnalata, il “calo moderato” cresce del 3,5% identificando la tendenza a quota 17,5%

Calo sostanziale: non compare in giugno;

Investimenti – confronto con maggio 2011

Incremento sostanziale: il ridimensionamento è molto forte, pari al 9,5% il che significa che ci sono solo il 4,5% degli stampisti che stanno investendo con impegno;

Incremento moderato: qui c’è un dato in crescita del 10,5% che eleva il comparto al 30,5% il che significa come la categoria degli stampisti, indipendentemente dalla contingenza, abbia deciso di restare sul mercato investendo. Come spiegare i due dati in contraddizione? Evidentemente si stanno cercando soluzioni d’ammodernamento più economiche;

Statico: scende del 21% Ora questa tendenza vale il 39% degli stampisti;

Calo moderato: cresce del 7% elevando la tendenza tra gli imprenditori al 13%

Calo sostanziale:compare in giugno e vale il 13%

Profitto – confronto con maggio 2011

Incremento sostanziale: cala del 9,5% per cui oggi il 4,5% degli stampisti la pensa così;

Incremento moderato: non compare in giugno;

Statico: cresce del 12% elevando la tendenza al 78%

Calo moderato: cresce del 3,5% facendo valere la voce al 17,5%

Calo sostanziale: non compare in giugno;

Consegne – confronto con maggio 2011

Incremento sostanziale: il calo è del 20% il che porta il gruppo di riferimento al solo 13% Si tratta di un dato tendenziale importante che conferma il quadro non favorevole dei prossimi mesi;

Incremento moderato: non compare in giugno;

Statico: il +23,5% di questo gruppo dovrebbe riequilibrare il precedente calo appena rilevato a meno che non ci siano altri indicazioni. Il peso sul totale di chi ha votato “statico” è del 69,5%

Calo moderato: scende del 4,5% per un valore complessivo del gruppo al 17,5%. Questa conferma negativa offre maggiore chiarezza al quadro non favorevole;

Calo sostanziale: non compare in giugno;