Gaza come Cartagine, possibile che la storia non la studia più nessuno? Eppure d’eventi nello stesso stile di quanto accaduto a Cartagine nel 146 a.C. (terza guerra punica) ce ne sono diversi e tutti recenti; il riferimento è alla Siria e al conflitto russo-ucraino in corso. Si narra, ed è scritto dei libri di testo, ma non è stato accertato quanto sia reale o metaforico, che i romani, dopo 2 anni d’assedio alla città di Cartagine (sita nell’attuale Tunisia) non solo uccisero tutti gli abitanti, ma sparsero anche sale sulle rovine per impedirne definitivamente la rinascita. Si tratta di un secolo e mezzo prima dell’arrivo di Gesù, infatti è avanti Cristo.

La vicenda è chiara. Dopo le umiliazioni subite dai romani ad opera D’Annibale, fu completamente distrutta la sua città, genti e possibilità di tramandare nel tempo la stirpe.

Oggi è il turno di Gaza.

Va anche detto che Gaza se l’è andata proprio a cercare tutta e senza risparmio. Non poteva essere e pensabile che non si giungesse ad un esito di questo livello. Nel caso di Gaza, purtroppo o per fortuna, non si sa e non se ne capisce il perchè, rispetto ai siriani e ucraini che ci sono già passati, l’intera popolazione, per quanto responsabile della presenza d’Hamas in quell’area, non verrà passata per le armi. E’ palese che i “civili”, in questa riflessione, sono considerati belligeranti quindi nemici. Se non lo fossero avrebbe già applicato i criteri della Rivoluzione francese sperimentata in Occidente alla fine del Settecento, eliminando ogni riferimento d’Hamas nella città. Non avendo saputo o voluto svolgere quest’azione di pulizia urbana e politica, la popolazione civile è coinvolta con Hamas seguendone le sorti.

Gaza come Cartagine è inevitabile e va sottolineato come Hamas non abbia voluto rilasciare gli ostaggi esponendo i “civili” e la città alla distruzione.