F14 Tomcat un aereo da superiorità per il domino del cielo. Riflessioni a cielo aperto su un veicolo di alta qualità e prestazioni. Un aereo che costa anche tanto e fa la differenza tra ricchi e poveri. Tra chi ha il potere e chi lo subisce. Ecco il senso della foto di copertina in bianco e nero. Il castello sul mare nel confronto tra un artiglieria e marina.

F 14 Tomcat, un aereo meraviglioso. La fine del mondo. Poterci stare vicino corrisponde ad emozione pura. Capisco d’affermare cose che non interessano a nessuno. Io però vedo nel veicolo anni di progettazione, studi, successi ma anche sofferenza negli insuccessi. Sperimentazione e ricerca. Ci vedo un intero mondo occidentale all’opera, che qui si sintetizza in una macchina. E’ corretto pensare a un aereo come alla sintesi di una civiltà?

Probabilmente è un’esagerazione. Chiedo scusa al mondo intero per aver osato e pensato quanto appena scritto. Però ci credo veramente.

Non voglio entrare in dettagli tecnici complicatissimi, oppure in grandi visioni strategiche. Qui c’è la mia SENSIBILITA’ D’OCCIDENTALE e di compiacimento per quanto abbiamo tutti saputo fare. Anche la sola mamma educando i suoi figli o l’operaio in fabbrica hanno partecipato. Apprezzare un F 14 Tomcat richiama l’orgoglio. Lo stesso che si prova nel vedere un razzo che parte dalla Terra per lo spazio. Chi non ha brividi nel leggere United States of America, con la bandiera americana salire nel cielo? In realtà non è più un fatto americano. E’ la stessa cosa già sofferta e vissuta l’11 settembre 2001: l’attacco fu all’Occidente non a New York.

In questo senso l’aereo è “nostro”. Di questa cultura occidentale. Non fa parte del mondo e di tutte le sue culture. Tanto meno estensibile alla Cina e alla dittatura comunista. Non fa parte del mondo arabo, anche se credo che una versione povera sia in uso ai sauditi.