Criticare il Di Maio è sin troppo semplice così il Fico: chi è questa gente? Di fronte a una marea di errori, gaffe, stupidate e inadeguatezza, la domanda è semplice: da dove emerge così tanta superficialità come quella mostrata dal movimento 5 stelle?

Criticare il Di Maio è troppo semplice e scontato, soprattutto per quel poco che gli resta come “capo” di un movimento allo sbando. La vera domanda è perchè accade che dei ragazzini o comunque degli immaturi arrivano alla dirigenza di un partito? Certamente il caso è ammissibile, ma qui l’evento è ripetitivo. Si rammenti il Partito democratico (ex P.C.I.) sostanzialmente distrutto dal Renzi, quello non votato da nessuno. Nonostante privo di legittimità politica, al Renzi è stato concesso di governare per ben oltre l’emergenza e addirittura per 1000 giorni. Chi è il responsabile di questo?

Il responsabile dello stato del Paese tra il 4 marzo e il 1° maggio 2018 è noto a tutti, si chiama Sergio Mattarella, attualmente nelle funzioni di Capo dello Stato. Al Signor Mattarella s’imputa una smarcata preferenza per quel partito che ha perso clamorosamente le elezioni, il Pd, ex PCI. Nonostante le “preferenze”, altra responsabilità in capo al Mattarella è il non aver assegnato alcun mandato esplorativo alla formazione che ha vinto le elezioni. Il gioco è semplice; conservare il Gentiloni alla carica di Presidente del Consiglio di un governo vuoto. Ecco la parola di fondo: il vuoto. Mattarella-Gentiloni e il Pd sono un vuoto esistenziale e politico. Peccato che non si possa votare il Presidente della Repubblica!

In mezzo a questa gente, qui descritta, criticare il Di Maio trova il tempo che trova. La vera questione è un’altra: come abbiamo potuto perderci e permettere alla superficialità d’emerge in questo modo? Dove la serietà e la professionalità o perlomeno la certezza del diritto oggi violato al massimo livello istituzionale?