La finanza agevolata per le PMI

La finanza agevolata per le PMI indica quella massa di fondi a disposizione delle imprese. Chi offre questi capitali solitamente è la Regione lo Stato come la Ue. Sono somme di denaro che possono essere sia a fondo perduto come in prestito. I tassi d’interesse sono agevolati. Lo scopo della finanza agevolata e sostenere quelle imprese che innovano e migliorano. Cosa? E’ l’oggetto del progetto che va presentato all’Autorità. E’ vero che si va anche in galera per un uso distorto dei fondi pubblici! Questo però riguarda chi dichiara qualcosa che non realizza. E qui siamo al punto della vicenda.

I fondi ci sono, ma la creatività manca! Un imprenditore veneto, provincia di Vicenza, conclude in solo 2 mesi la mia consulenza che sarebbe dovuta durare normalmente 12-18 mesi.

Il motivo è semplice.

Ho chiesto che un’opera d’ingegneria, venduta ai clienti tra i 250 e gli 800 mila euro, fosse brevettata.

I sistemi già venduti non sono mai stati visionati da un ingegnere! E’ un sistema che funzione “tra amici”. Finché non ci scappa il morto, le aziende generalmente sono allergiche agli ingegneri in progettazione e produzione.

Andando via anticipatamente, l’intero “manifesto” di bandi nella finanza pubblica che l’azienda avrebbe ricevuto, sono stati cancellati. 

Possiamo andare avanti con “imprenditori” che sono dei geni dell’ingegneria senza laurea, brevetto e un ingegnere in azienda? Stiamo parlando dell’apoteosi della presunzione! Casi di questo tipo ce ne sono parecchi. In questo articolo si è voluto approfondire, a richiesta, quanto già accennato ieri sul tema. Resta un fatto: le aziende non possono lamentarsi per la carenza fondi. La finanza agevolata è una realtà tangibile. Chi non è capace di chiedere s’affidi ai tecnici. Quello che veramente manca è la ricerca & sviluppo.

Che tristezza avere soldi e carenza d’idee. Come si fa a trovare le idee? semplice! Si riunisce intorno a un tavolo un ingegnere, un sociologo dei consumi, un capo reparto, l’ufficio commerciale, quello tecnico e il responsabile della qualità.

Si “butta via la chiave della stanza dopo averla chiusa” e si aspetta. Più semplice di così!